Con l’arresto di un cittadino albanese, l’espulsione di due clandestini di nazionalità rumena, la denuncia del proprietario dell’immobile, si è conclusa l’operazione di controllo svolta nei giorni scorsi dal personale dell’Ufficio di Polizia Amministrativa e Giudiziaria e Squadra Edilizia della Polizia Municipale di Rimini, unitamente a quello dell’Azienda Sanitaria Locale, nata da una segnalazione relativa alla presenza di minori in una abitazione non idonea igienicamente, sita nelle prime pendici delle colline riminesi.
Il sopralluogo ha portato alla luce una situazione di forte degrado, dove una quindicina di persone (tutte di nazionalità straniera) vivevano in piccoli “anfratti” costruiti, anche con materiale di risulta, a fianco dell’abitazione principale. I locali, molto piccoli, privi di riscaldamento e di servizi igienici, con piccole cucine alimentate da bombole di gpl sistemate in posti impensabili, erano completamente privi di qualunque norma di sicurezza e di igiene.
Durante l’intervento, gli agenti della Polizia municipale hanno provveduto all’arresto di un clandestino di nazionalità albanese, già colpito dall’ordine di abbandonare il territorio nazionale, e all’espulsione di altri due clandestini di nazionalità rumena. Deferito all’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento della permanenza di clandestini in territorio nazionale il proprietario dell’immobile, che è stato inoltre segnalato alla Guardia di Finanza per avere riscosso gli affitti in nero. Controlli e rilievi sono stati effettuati anche sulla situazione edilizia dell’immobile e segnalato ai servizi sociali del Comune, il minore.