Dichiarazione dell'Amministrazione Comunale di Rimini:

Data di pubblicazione

“Sulla proposta di bilancio 2007, approvata all’unanimità dalla Giunta Comunale di Rimini, vanno fatte due considerazioni. La prima: il tavolo di confronto con le parti sociali prosegue come concordato. L’1 marzo è programmato un nuovo incontro con le Organizzazioni Sindacali al fine di individuare quel possibile incremento degli ammortizzatori sociali, in grado di migliore una pianificazione già equa e orientata verso lo sviluppo. Da parte dell’Amministrazione Comunale non v’è mai stata e non v’è alcuna preclusione a ragionare su ulteriori agevolazioni sociali, regolarizzazione del precariato, affinamento degli investimenti in quella logica di dialogo che ha già portato le Organizzazioni Sindacali a siglare gli ultimi 5 bilanci e piani triennali degli investimenti del Comune di Rimini.

Detto questo, rispetto ad alcune dichiarazioni dei Sindacati, riportate quest’oggi dalla stampa locale, va riportato un quadro più esatto delle cifre e dei termini della questione:

1)       Dal 2001 Rimini è il solo Comune capoluogo in Emilia Romagna e tra i 5 in tutta Italia a non avere mai applicato l’addizionale Irpef. Ciò ha significato per ognuna delle circa 60 mila famiglie di Rimini un risparmio medio di almeno 300 euro. E’ paradossale che questo comportamento ‘virtuoso’ non solo non venga ora preso in considerazione, ma diventi quasi una nota di demerito. Tanto più nell’anno in cui tutti i capoluoghi in regione e la pressoché totalità nel Paese hanno scelto di aumentare l’addizionale, peraltro in precedenza già applicata sistematicamente;

2)       La Finanziaria 2007 comporta per Rimini minori trasferimenti per 5,2 milioni di euro;

3)       La lotta all’evasione fiscale sugli strumenti- Ici e Tarsu- che la legge dà ai Comuni ha consentito a Rimini di incassare oltre 17 milioni di euro in un lustro. Un risultato da primato a livello nazionale e che conferma come l’equità fiscale per le competenze date dalle leggi all’Ente locale sia sempre stata una priorità per questa Amministrazione Comunale;

4)       Sul sociale, i dati statistici reali indicano per Rimini nel 2005 una spesa pro capite pari a 252 euro (erano 198 nel 2001) contro i 240 euro della media regionale. Per quanto riguarda i servizi e gli interventi sociali per gli anziani a carico del Comune di Rimini, nel 2006 sono stati notevolmente incrementati i ricoveri in strutture semi residenziali, RSA e case protette, e il telesoccorso. Sugli asili nido ribadiamo questo: nel decennio 1989/1999 sono stati creati 75 nuovi posti di nido mentre nel periodo 1999/2006 si sono realizzati 222 nuovi posti di nido. Ben consapevoli che questo problema è una priorità per la città, nel nostro piano di sviluppo prevediamo di creare 569 posti da qui al 2009;

5)       Sul welfare questa Amministrazione Comunale ha accresciuto le risorse in bilancio del 50% in un arco temporale quinquennale;

6)       Recedere dagli investimenti sarebbe deleterio per la città. Se nonostante la crisi generalizzata, il tessuto economico, turistico e lavorativo riminese ha tenuto e si è potenziato (le imprese sono addirittura cresciute di 2 mila unità dal 2001 al 2006) lo si deve anche alle infrastrutture realizzate con risorse pubbliche e al corposo programma di manutenzioni straordinarie messo in atto (esempio, centro storico). Rallentare o peggio frenare lo sviluppo in questa fase sarebbe la cosa peggiore per la città nel suo insieme;

7)       Nella proposta di Bilancio sono indicati risparmi del Comune (razionalizzazione di consulenze, contributi) pari a 2,8 milioni di euro.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:13