Dichiarazione dell'Amministrazione Comunale di Rimini
Data di pubblicazione

“Riteniamo corretto ribadire e rimarcare alcuni dati e elementi, utili a definire il contesto e le prospettive della proposta di bilancio 2007 del Comune di Rimini, approvata ieri dalla Giunta Comunale; una proposta sulla quale proseguono i confronti (sindacali, politici, amministrativi, sociali) prima del passaggio in Consiglio Comunale. Ciò è tanto più necessario alla luce di dichiarazioni e interpretazioni che non contribuiscono a chiarire appieno il quadro di riferimento.

  1. Rimini si muove in un panorama di difficoltà generale per gli Enti locali, scaturito oggettivamente dalle disposizioni contenute nella Legge Finanziaria 2007. Per la nostra città ciò comporta minori trasferimenti per  5,2 milioni di euro;
  2. Le conseguenze della Finanziaria impongono una scelta, comune a tutti gli Enti locali: tagliare servizi o ricorrere a nuova tassazione? Per restare in Emilia Romagna, a quanto pare la scelta (o la proposta di scelta) è stata univoca: per Bologna una addizionale pef allo 0,7 per mille (era 0,4), quindi Ferrara allo 0,5 (era 0,2), Forlì 0,49 (da 0,4), Cesena 0,4 (da 0,2), Modena allo 0,5 (era 0,2), Parma 0,4 (da 0,2), Piacenza conferma lo 0,1 così come Reggio Emilia lo 0,2, Ravenna arriva allo 0,6 (da 0,2). La stessa Regione applicherà l’addizionale allo 0,5;
  3. Dal 2001 Rimini è il solo Comune capoluogo in Emilia Romagna e tra i 5 in tutta Italia a non avere mai applicato l’addizionale Irpef in alcuna percentuale. La proposta per il 2007 è di percorrere per la prima volta  questa strada nella misura dello 0,3, escludendo l’Ici prima casa dalla tassa di scopo per realizzare strade (prolungamento di via Roma) e asili nido (via di Mezzo e Viserba);
  4. Dal 2001 dunque il Comune di Rimini non ha imposto nuova tassazione e ha investito sulla città 350 milioni di euro, livello record in regione e tra i primissimi nel Paese. Ognuno di questi bilanci- sia nella parte ordinaria che straordinaria- è stato sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali. Per il 2007 vengono previsti 59 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche, in linea con una soglia pro capite record non solo in Emilia Romagna;
  5. Sul versante della tutela sociale, va ricordato come le risorse specificatamente destinate (ovviamente a sostegno di servizi esistenti e per la creazione di nuovi) siano cresciute dai 9 milioni scarsi del 2001 ai 18 e passa milioni del 2006. Per il 2007 si arriva a 20 milioni di euro. Non solo: i programmi messi in atto sull’edilizia popolare (313 alloggi) si configurano come i più consistenti degli ultimi 30 anni;
  6. Per quanto riguarda gli asili nido va detto, dati alla mano, che: nel decennio 1989-1999 sono stati creati 75 nuovi posti di nido, nel periodo 1999 - 2006 sono stati creati 222 nuovi posti di nido. E’ stato presentato un piano di sviluppo che prevede entro il 2009 la creazione di 569 nuovi posti, la stragrande maggioranza dei quali pubblici e il resto (rapporto con i privati) nel più rigoroso rispetto della specifica Legge regionale;
  7. La lotta all’evasione fiscale è stato il motivo principale per cui, dal 2001, il Comune di Rimini non ha applicato l’addizionale Irpef. In questo lasso temporale sono stati 17 i milioni di euro ricavati attraverso le misure di contrasto all’evasione Ici e Tarsu. Dunque il Comune di Rimini, per le competenze di legge, è non solo pienamente adempiente su tale versante ma per certi versi è ente pilota a livello nazionale;
  8. Nel bilancio 2007 sono indicati risparmi dell’Ente (tagli a consulenze e contributi, ottimizzazione della macchina comunale) per 2,8 milioni di euro. Le indennità dei componenti la Giunta Comunale sono ferme dal 2000, con una riduzione del 10% applicata dal primo gennaio 2006.

Tutto questo vuole essere un contributo sostenuto da dati certi e cifre vere a un dibattito che, per essere serio, non può ricorrere alle scorciatoie della polemica strumentale e, in definitiva, distorcente la realtà dei fatti.”

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:13