La condotta di Viserba, che avrà il compito di sversare le acque in mare esclusivamente per garantire la sicurezza idraulica della frazione di Viserba, è solo lultimo intervento dellintero progetto su cui lAmministrazione comunale è impegnata dal 2001, confermato dal Piano generale delle fognature approvato dal Consiglio comunale nel 2006.
Lintero intervento, che dà risposta alle necessità delle infrastrutture sorte a monte di Viserba negli ultimi anni (nuovo Peep, zona artigianale, parte della nuova Fiera) è progettato in tre parti: il sistema fognario in via San Martino in Riparotta, la grande vasca di laminazione di raccolta delle acque e la condotta oggetto dellinterrogazione, che ha lesclusiva funzione di scaricare a mare in caso di piogge così intense da non poter essere raccolte nella vasca di laminazione.
Unopera di garanzia quindi della sicurezza idraulica dellintera frazione di Viserba, considerando che le fosse storiche Sacramora e dei Mulini erano al limite della loro portata.
Unopera, inoltre, attenta alla tutela ambientale in quanto, se dovesse entrare in funzione, verserà in mare esclusivamente acque bianche (nella zona di Viserba le reti fognarie sono distinte senza possibilità di contaminazione) addirittura inviando al depuratore le acque di prima pioggia che, come noto, sono quelle con maggior carico inquinante. Inoltre le acque saranno scaricate dalla condotta ben oltre i 300 metri della fascia di balneazione.
Le acque raccolte nella grande vasca di laminazione - e non solo in questa di Viserba monte costituiranno una risorsa che potrà essere impiegata per utilizzi diversi, attualmente allo studio da parte di settore dellAmministrazione.