E' avvilente soprattutto il pensiero sotteso a simili iniziative: in barba al fatto che sia già stato realizzato nel centro cittadino un immobile di 18 mila metri quadrati appositamente destinato e voluto dalle Pubbliche Istituzioni nazionali, si percorrono unilateralmente bizzarre strade alternative senza confronto con i Governi locali.
Sulla base di quale mandato? Il Prefetto, a inizio febbraio 2008, ha chiesto a Comune e Provincia di Rimini un sostegno logistico e economico per sanare il vergognoso pateracchio chiamato nuova Questura; i due Enti hanno risposto positivamente- come si evince dalla lettera allegata - impegnandosi a farsi carico di un sacrificio a loro non spettante. Contemporaneamente, invece, c'è chi ipotizza soluzioni choc, fuori da ogni logica e anche da ogni elemento afferente compatibilità ambientale, urbanistica, viabilità, territorio. Una Questura nel bel mezzo della Città delle colonie! Solo l'ipotesi fa accapponare la pelle.
Sappiamo bene che la sede attuale della Questura è inadeguata ed è per questo che ne è stata costruita un'altra in via Roma. Sappiamo che esiste un contenzioso economico tra Ministero dell'Interno e privato attuatore del progetto.
Ma nulla- nessun ragionamento politico, economico, sociale, culturale- giustifica il ragionamento di chi pensa che un pezzo nuovo di città possa essere tranquillamente liquidato con un'alzata di spalle, orientandone il destino a sicuro luogo di degrado. La città di Rimini non starà a guardare e continua a denunciare pubblicamente questa situazione che offende la comunità e svilisce l'autorevolezza di Organi del Governo e dello Stato che corrono il serio rischio di essere percepite come ondivaghe, superficiali e persino ciniche. Chiedere un incontro urgente del Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza è banale.
In ogni caso, chiederò agli uffici comunali di valutare attentamente l'ipotesi di una causa giudiziaria contro tutti i negativi protagonisti di questa vicenda scandalosa per evidente danno territoriale e morale alla città e ai cittadini di Rimini."