Un'iniziativa d'alto profilo, che ha visto la partecipazione e il contributo di studiosi provenienti dall'Università di Firenze e dall'Università di Grenoble (Francia), oltre alla presenza dei rappresentanti dei Comuni di Rimini, Genova e Bologna.
Vorrei ricordare ai rappresentanti della Cgil che sulla riviera, da circa 35 anni, una parte della città nel periodo estivo funziona 16-18 ore al giorno. Anzi, proprio questa nostra caratteristica, unitamente ai processi di destagionalizzazione, ha aperto ulteriori aspetti da affrontare con gli strumenti attualmente a disposizione oltre che ad individuarne di nuovi.
Nel convegno sono state presentate esperienze interessanti fatte in alcune città d'Europa, dove si è tentato di coniugare positivamente le esigenze di chi vuole riposare, divertirsi e di chi lavora. Questo ha comportato impegnarsi anche sul funzionamento di alcuni servizi quali il trasporto pubblico, servizi di carattere sociale o aspetti legati alla sicurezza. D'altra parte in più di una occasione è stata rimarcata la necessità del prolungamento dell'orario di alcuni servizi.
Come ho già più volte sottolineato, è del tutto evidente che da tempo si pone il problema di contratti di lavoro che garantiscano i diritti di chi è impegnato nel lavoro serale, notturno o festivo. Purtroppo non abbiamo nessun ruolo nella vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro per il settore commercio e turismo se non quello di esprimere la nostra solidarietà ed appoggio ai lavoratori ed invitare le organizzazioni dei datori di lavoro a chiudere la contrattazione.
Compito di una Amministrazione è proprio quello di tenere conto della complessità di una città dei nostri tempi ed in particolare di una realtà come la nostra che ha nel turismo uno dei sui punti di forza.
Non ho mai dato dei "traditori" agli amministratori che hanno fatto scelte diverse per le deroghe commerciali. Ho solo preso atto della difficoltà, come su molti altri aspetti, di trovare soluzioni unitarie su scala provinciale."