Lavori di sistemazione idraulica del bacino del Ponte di Tiberio

Illustrato questa mattina l’andamento dei lavori
Data di pubblicazione

L’Assessore ai Lavori pubblici Paola Taddei questa mattina ha illustrato alla stampa lo stato dei lavori di sistemazione idraulica del bacino del Ponte di Tiberio, iniziati lo scorso ottobre.

L’area oggetto dell’intervento si colloca a ridosso del centro storico della città di Rimini e del Borgo di San Giuliano.

La sua forma regolare è il risultato di interventi che, a più riprese, si sono succeduti a partire dalla deviazione dell’alveo del fiume Marecchia, realizzato negli anni ’20 e completato nel 1942, fino agli interventi degli anni ’74-‘91 che nello specifico riguardarono:

  • la riprofilatura degli argini ai fini della sicurezza idraulica a difesa dell’abitato di fronte alle esondazioni in caso di massima piena del fiume;
  • la realizzazione delle banchine e dei presidi che delimitano tutto il perimetro dell’invaso fino ed oltre la traversa mobile;
  • la realizzazione della paratia mobile e delle strutture idrauliche ed elettromeccaniche;
  • la struttura basale con tessuto di fibra, sopra il quale sono oggi depositati i fanghi oggetto di studio;
  • il consolidamento del Ponte di Tiberio con la soluzione di piastre intirantate.

L’invaso artificiale, localizzato nella porzione terminale del Porto Canale di Rimini, rappresenta pertanto il residuo del paleoalveo del fiume Marecchia.

A monte dell’invaso sorge il Parco Marecchia, mentre a valle, a seguito del parziale isolamento idraulico operato della barriera mobile, l’invaso comunica con l’attuale Porto Canale ricevendo effetti di marea con scarsa possibilità di ricambio o riciclo di acque.

L’Amministrazione Comunale di Rimini fin dal 2001 ha presentato un programma di interventi da sviluppare nel tempo per riqualificare le aree del Bacino del Ponte di Tiberio e del tratto di Porto Canale fino al Ponte della Resistenza, con il recupero funzionale delle banchine esistenti e il restauro delle Mura Medievali.

Negli ultimi anni il Settore Infrastrutture-Mobilità-Ambiente ha predisposto alcuni di questi progetti che contemplano principalmente interventi di “sistemazione idraulica”, interventi di “consolidamento strutturale dei Bastioni Medievali” e interventi di “riqualificazione dell’area a monte del Ponte di Tiberio”.

I° LOTTO LAVORI: SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL BACINO DEL PONTE DI TIBERIO E PRIMO INTERVENTO DI MANUTENZIONE E CONSOLIDAMENTO DEI BASTIONI MEDIEVALI

Tali lavori, comprendono il confinamento idraulico dell'intera area occupata dalla traversa mobile, mediante opere provvisionali di tenuta realizzate mediante palancole poste alcuni metri a valle della traversa; un impianto di sollevamento mantiene all'asciutto l'intera area occupata dal bacino del Ponte di Tiberio, in modo da permettere di operare al suo interno in condizioni ottimali di lavoro, procedendo allo smontaggio ed all'allontanamento di tutte le parti in ferro delle paratoie e delle tubazioni ed alla demolizione delle strutture in C.A. della parte centrale dello sbarramento.

Il temporaneo prosciugamento del bacino del ponte di Tiberio permetterà di operare all’asciutto nel restauro delle mura verso l’alveo, intervenendo anche sotto il livello marino, e consentirà di procedere alla rimozione dei depositi che si sono accumulati in due decenni di isolamento idraulico del bacino del Ponte di Tiberio.

A lavori ultimati, il bacino del Ponte di Tiberio ed il Porto Canale saranno così nuovamente collegati e costituiranno un unico sistema idraulico.

In tal modo, sarà eliminato durante le grandi piene del fiume Marecchia ogni rigurgito a monte; saranno significativamente migliorate le condizioni di rischio idraulico a monte, nel parco urbano e nelle fasce limitrofe; si consentirà il transito di piccole imbarcazioni di servizio utilizzabili per il monitoraggio ambientale e dei beni culturali (ponte di Tiberio e bastioni medievali), per operazioni di pulizia del bacino e di manutenzione dei monumenti.

II° LOTTO LAVORI: RECUPERO DEI BASTIONI MEDIOEVALI DEL BACINO DEL PONTE DI TIBERIO - INTERVENTO STRUTTURALE -

Il progetto di consolidamento strutturale dei Bastioni Medievali riguarda il consolidamento dei bastioni medievali, intervento operato in strada con la finalità di sgravare le mura antiche dalle spinte orizzontali e dalle spinte dovute al carico stradale e di migliorare le caratteristiche meccaniche dei paramenti stessi.

Nei primi mesi del 2003, si sono manifestati in prossimità della scala di accesso alle banchine del porto canale, poco a valle della traversa mobile in sponda destra del porto canale, segni d’instabilità del paramento esterno dei bastioni che hanno suggerito al Comune di Rimini di accelerare la progettazione esecutiva dei lavori di manutenzione e di consolidamento dei Bastioni Medioevali.

L’intervento sarà concentrato prevalentemente lungo via Bastioni Settentrionali, la dove lo stato di conservazione dei paramenti e del coronamento in pietra risulta precario e dove la stessa stabilità dei muri è da consolidare.

L’intervento prevede inoltre l’abbassamento della sede stradale (così da riportare ad altezza di sicurezza il parapetto verso il bacino) e il rifacimento sia dei sottoservizi (prevedendo un sistema di raccolta delle acque superficiali e il successivo scarico nella fognatura comunale). Inoltre a chiusura dei lavori si prevede la realizzazione di una nuova pavimentazione stradale secondo la filosofia progettuale calibrata in virtù alle informazioni rinvenute dagli scavi archeologici eseguiti nell’estate del 2007.

Limitatamente al rifacimento della pavimentazione stradale lungo Via Bastioni Settentrionali si procederà con una serie d’interventi:

  • Rimozione e recupero delle superfici pavimentate costruite da ciottoli fluviali di medio-piccole dimensioni e di forma irregolare risalenti al XIX secolo.
  • Realizzazione del consolidamento strutturale della sede stradale con un sistema di scatolari in C.A., non continui, ma interrotti dalla presenza dei contrafforti dei bastioni medievali databili al XVI secolo.
  • Poiché la strada antica rinvenuta e risalente al XIX secolo risulta fortemente compromessa nei tratti laterali dell’asse stradale per causa degli scavi realizzati dal dopoguerra per la posa di impianti, con l’intervento si recupereranno i ciottoli fluviali esistenti che saranno ricollocati nella nuova pavimentazione alle quote pavimentate originarie.
  • L’acciottolato di fiume sarà riposizionato al centro della carreggiata per tutta la lunghezza dell’intervento e lateralmente ad esso sarà collocato un selciato di fiume montato a spina di pesce. Per adattare le irregolarità dei profili degli edifici e delle mura medievali sarà prevista lateralmente una fascia di margine in selce di fiume di larghezza costante.
  • Durante i sondaggi di controllo di tipo archeologico eseguiti nel 2007 è stato svolto anche un sondaggio per verificare il condotto-passaggio sotterraneo medioevale di accesso alle antiche palificate per le imbarcazioni. Durante questo scavo, eseguito al centro della strada, è emersa ancora una volta la strada in acciottolato di fiume molto compatto e la presenza di due fosse granarie.

Le imboccature delle fosse sono caratterizzate da laterizi posti di taglio all’interno del manto stradale a formare due innesti quadrangolari per la posa della botola di chiusura.

Le fosse granarie rinvenute con gli scavi archeologici, che si trovano sul piano stradale di progetto, saranno preservate e portate in vista sulla pavimentazione di progetto. Quest’ultime, poiché centrali rispetto alla carreggiata, non interferiranno con il traffico veicolare.

Limitatamente al rifacimento della pavimentazione stradale a ridosso del Ponte di Tiberio si procederà come segue:

  • Con i prossimi scavi archeologici si avrà cura di individuare tutte le preesistenze antiche non ancora rinvenute e di verificare con la Soprintendenza competente la loro possibile collocazione o il loro effettivo mantenimento.

I documenti storici consultati dimostrano una effettiva ubicazione all’inizio del Ponte di Augusto-Tiberio della Porta di San Pietro o Gallica a partire almeno dal 1071 in quanto nominata in una concessione del vescovo Opizzone all’abate del monastero del Borgo di San Giuliano in data 10 gennaio 10 71; ricordato nell’opera di Luigi Tonini “Rimini dopo il mille”.

Le notizie si susseguono in maniera piuttosto frammentaria ma confermano comunque la presenza della Porta.

Clementini nel “Raccolto istorico della fondazione di Rimino e dell’origine e vita de’Malatesti” in data 20 maggio 14 73 ricorda la necessita di raddrizzare la torre presso la Porta del Ponte di San Pietro in quanto danneggiata. Dal medesimo autore sappiamo della volontà dei cittadini riminesi di omaggiare il Pontefice Giulio III, nominato nel febbraio del 1550, con il restauro della suddetta Porta e di porre quindi sopra di essa le armi in marmo del Pontefice e di innalzarli presumibilmente una statua di marmo a perpetua memoria.

Nuovamente Clementini documenta nell’anno 1553, per volontà dei nobili Pietro Melzi e Tomaso Ricciarelli, la trascrizione su di una lapide marmorea dell’iscrizione del ponte di Augusto-Tiberio e che detta lapide fosse murata presso la Porta di San Pietro o Gallica per facilitarne a tutti la lettura. Tale epigrafe è tuttora conservata presso i Musei Comunali della città di Rimini.

Sappiamo inoltre dalla perizia dell’architetto Giuseppe Valadier che la porta in questione fu gravemente danneggiata dal terremoto del 24 dicembre 17 86.

Per quanto riguarda la struttura stessa della Porta sappiamo da Luigi Tonini in “Rimini dopo il mille” che comprendesse lo spazio della larghezza della strada e che dalla parte del monte avesse una cappella in onore della Beata Vergine, sopra di essa due grandi cameroni atti anche all’uso di caserma.

Dal medesimo autore sappiamo che la Porta di San Pietro o Gallica fu probabilmente demolita nel 1829 quando fu aperta la nuova strada di circonvallazione.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:11