Lo stato d'avanzamento dei lavori nel bacino del ponte di Tiberio

E' stato illustrato questa mattina nel corso della conferenza stampa tenuta dall'assessore ai Lavori Pubblici Paola Taddei e dal direttore dei lavori Ing. Cristina Stacchini, lo stato d'avanzamento dei lavori che il Comune di Rimini sta effettuando nel bacino del ponte di Tiberio.
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Come noto i lavori, suddivisi in due lotti tutt'e due appaltati all'imprese Cimenti srl, riguardano nel primo lotto la sistemazione idraulica del bacino del ponte di Tiberio e il primo intervento di manutenzione e consolidamento dei bastioni medievali, nel secondo il recupero dei bastioni medievali del bacino del ponte di Tiberio (intervento strutturale).

L'area oggetto dell'intervento si colloca a ridosso del centro storico della città di Rimini e del Borgo di San Giuliano. La sua forma regolare è il risultato di interventi che, a più riprese, si sono succeduti a partire dalla deviazione dell'alveo del Fiume Marecchia, realizzato negli anni '20 e completato nel 1942, fino agli interventi degli anni '74-'91. L'invaso artificiale localizzato nella porzione terminale del Porto Canale di Rimini, rappresenta pertanto il residuo del paleoalveo del fiume Marecchia. A monte dell'invaso sorge il Parco Marecchia, mentre a valle, a seguito del parziale isolamento idraulico operato della barriera mobile, l'invaso comunica con l'attuale Porto Canale ricevendo effetti di marea con scarsa possibilità di ricambio o riciclo di acque.

L'Amministrazione Comunale di Rimini fin dal 2001 ha presentato un programma di interventi da sviluppare nel tempo per riqualificare le aree del Bacino del Ponte di Tiberio e del tratto di Porto Canale fino al Ponte della Resistenza, con il recupero funzionale delle banchine esistenti e il restauro delle Mura Medievali. Negli ultimi anni il Settore Infrastrutture - Mobilità - Ambiente ha predisposto alcuni di questi progetti che contemplano principalmente interventi di "sistemazione idraulica", interventi di "consolidamento strutturale dei Bastioni Medievali" e interventi di "riqualificazione dell'area a monte del Ponte di Tiberio".

LAVORI DI I LOTTO - Lavori in alveo

I lavori comprendono il confinamento idraulico dell'intera area occupata dalla traversa mobile, mediante opere provvisionali di tenuta realizzate mediante palancole poste alcuni metri a valle della traversa; un impianto di sollevamento mantiene all'asciutto l'intera area occupata dal bacino del Ponte di Tiberio, in modo da permettere di operare al suo interno in condizioni ottimali di lavoro, procedendo allo smontaggio ed all'allontanamento di tutte le parti in ferro della paratoie e delle tubazioni ed alla demolizione delle strutture in C.A. della parte centrale dello sbarramento.

A lavori ultimati, il bacino del Ponte di Tiberio ed il Porto Canale saranno così nuovamente collegati e costituiranno un unico sistema idraulico.

In tal modo, sarà eliminato durante le grandi piene del fiume Marecchia ogni rigurgito a monte, saranno significativamente migliorate le condizioni di rischio idraulico a monte, nel parco urbano e nelle fasce limitrofe, si consentirà il transito di piccole imbarcazioni di servizio utilizzabili per il monitoraggio ambientale e dei beni culturali (Ponte di Tiberio e Bastioni Medievali), per operazioni di pulizia del bacino e di manutenzione dei monumenti.

LAVORI DI II LOTTO - Lavori su Via Bastioni Settentrionali

Il progetto di consolidamento strutturale dei Bastioni Medievali riguarda il consolidamento dei bastioni medievali, intervento operato in strada con la finalità di sgravare le antiche mura dalle spinte orizzontali e dalle spinte dovute al carico stradale e di migliorare le caratteristiche meccaniche dei paramenti stessi.

L'intervento è concentrato prevalentemente lungo via Bastioni Settentrionali, la dove lo stato di conservazione dei paramenti e del coronamento in pietra risulta particolarmente precario e dove la stessa stabilità dei muri appare incerta, come evidenziato da numerosi segni di dissesto in atto (strapiombi dei muri, fessurazioni della pavimentazione stradale, ecc.).

L'intervento prevede inoltre l'abbassamento della sede stradale alle altezze di sicurezza e il rifacimento dei sottoservizi, prevedendo inoltre un sistema di raccolta delle acque superficiali. Inoltre a chiusura dei lavori si prevede la realizzazione di una nuova pavimentazione stradale secondo la filosofia progettuale calibrata in virtù alle informazioni rinvenute dagli scavi archeologici eseguiti nell'estate del 2007 e degli scavi archeologici completati il 20 febbraio scorso. Limitatamente al rifacimento della pavimentazione stradale lungo Via Bastioni Settentrionali verranno realizzati i seguenti interventi:

  • Rimozione e recupero delle superfici pavimentate costruite da ciottoli fluviali di medio-piccole dimensioni e di forma irregolare risalenti al XIX secolo.
  • L'acciottolato di fiume sarà riposizionato al centro della carreggiata per tutta la lunghezza dell'intervento e lateralmente ad esso sarà collocato un selciato di fiume montato a spina di pesce. Per adattare le irregolarità dei profili degli edifici e delle mura medievali sarà prevista lateralmente una fascia di margine in selce di fiume di larghezza costante.
  • Realizzazione del consolidamento strutturale della sede stradale con un sistema di platea in C.A. su micropali.

RITROVAMENTI RINVENUTI DAI RECENTI SCAVI ARCHEOLOGICI

Le indagini archeologiche lungo Via Bastioni Settentrionali sono state eseguite dal 12 gennaio 2009 al 20 febbraio e sono state svolte dalla Ditta adArte snc di Rimini sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e della direzione lavori.

Dalle ricerche è emerso:

A 50 cm di profondità è stato ritrovato il piano stradale esistente fino al primo dopoguerra e databile al XIX secolo. Questa strada è realizzata in piccoli ciottoli posati in un manto di sabbia. Lungo la via sono stati rimessi in luce alcuni accessi di abitazioni private con i relativi scalini. Questi erano realizzati con pietre di riutilizzo fra cui, in un caso, un blocco di trachite presumibilmente di epoca romana. Lungo il muro di una casa è stato ritrovato un paracarro in pietra e i segni di altri due paracarri che presumibilmente nel tempo sono stati asportati. In corrispondenza di via Cavalieri sono emersi i resti di quattro grandi fosse granarie; tutte, così come la strada, sono state parzialmente distrutte per l’inserimento dei sottoservizi.

Dai tagli eseguiti nella pavimentazione ottocentesca, per realizzare i vari sottoservizi, è stato possibile comprendere alcune vicende costruttive legate alla realizzazione del muro di contenimento (i cosiddetti “bastioni”). Al momento, nel tratto interessato dai lavori, la strada piega due volte e a questa corrispondono tre segmenti murari diversi sia come tecniche costruttive sia come epoche di realizzazione.

Nel primo tratto stradale, prossimo al Ponte di Tiberio, le mura furono realizzate con un sistema di ancoraggio caratterizzato dalla presenza di setti murari interrati e ortogonali al prospetto principale del muro. Tale operazione è databile al XV secolo.

Proseguendo lungo la via i setti scompaiono e il muro sembrerebbe esser sostenuto solo da una poderosa risega di fondazione (ovvero un allargamento dello stesso a partire dalla zona non in vista). Nella parte terminale il muro presenta il suo aspetto più antico, quello Trecentesco.

Lungo le banchine si vede una porta tamponata con arco ogivale. Questo era uno degli accessi al porto dall’interno della città. Da un sondaggio eseguito è stato possibile verificare che la strada medievale, prima del Quattrocento correva ad una quota molto più bassa (si veda per avere un’idea dell’interramento il vicino arco di Porta Galliana a cui la strada portava). Il tutto fu chiuso, riempito di terra sul finire del Quattrocento-inizi Cinquecento per adattare le difese della città alle innovazioni nel campo bellico necessarie con l’avvento delle armi da fuoco.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:11