La tesi di Lombardi è questa: Regione e Comune di Rimini fanno pagare troppo la sanatoria degli abusi edilizi piccoli e grandi per una mera avversione al governo di centrodestra. La spiegazione, in realtà, è meno fantascientifica, anche perché deve fare i conti non con Isaac Asimov ma con norme legislative che rispondono a criteri di equità nel trattamento dei cittadini.
E la legge regionale vigente, giustamente, a prevedere che chi proceda a condono edilizio paghi oneri concessori e gli standard di legge mancanti. Gli stessi oneri e i medesimi standard- non un euro in più o un euro in meno- che devono versare coloro i quali costruiscono ex novo e regolarmente.
Il ragionamento che fa Lombardi è inverso: labuso edilizio dovrebbe essere meno oneroso della costruzione a norma di legge. Come dire: chi rispetta le leggi è cornuto e mazziato. Una bella logica di giustizia e equità sociale, non cè che dire. Soprattutto un bel premio per il privato che costruisce in barba a tutto. Mi sembra questa la contraddizione più evidente dellintervento del rappresentante del PDL, non aprendo neanche la questione più seria sullincidenza degli abusi rispetto al territorio (non solo in termini di carico edificatorio ma anche di incremento del valore dellimmobile impropriamente allargato) e sul fatto che la sanatoria di una violazione di legge possa essere presentata come orgoglio e fiore allocchiello di cui andare fieri. Magari sono poi gli stessi della PDL, in Consiglio Comunale, a lamentare il fatto che con la monetizzazione degli oneri si faccia un regalo al privato. Allora forse non avevo capito: si voleva magari intendere che il regalo si deve fare solo a chi commette abuso?.