Si consolida la partecipazione e il giudizio del pubblico sul Festival del mondo antico
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L’edizione 2009 di Antico/Presente, la rassegna che dal 2005 si è trasformata in Festival del mondo antico, si è conclusa registrando un significativo consolidamento della partecipazione del pubblico: infatti, nonostante quest’anno si sia introdotta sia l’iscrizione che il pagamento alle iniziative, i numeri testimoniano l’apprezzamento per quello che è accreditato, in Italia, in autorevoli ricerche in materia di economia della cultura, come “festival di approfondimento culturale”, valutato positivamente per il livello qualitativo e la varietà delle proposte.

Questi i dati salienti, ancora più precisi che in passato proprio in relazione ai dati acquisiti in virtù della iscrizione richiesta.

Il festival ha registrato 11821 presenze, attivate da 2282 persone tra cui sono compresi gli iscritti, gli autori e relatori, cui sono da aggiungere 85 giovani volontari, studenti dei licei riminesi (soprattutto del Classico) che hanno coadiuvato gli organizzatori nella assistenza allo svolgimento dei 185 appuntamenti in cui si è articolata la manifestazione.

Tutto esaurito per le iniziative cui si sono iscritti i bambini (490), 1452 visite al Museo e alla domus del Chirurgo nei quattro giorni del festival, oltre 500 le presenze al dialogo tra Massimo Cacciari e Ivano Dionigi intitolato De Magistro, grande concorso di pubblico agli altri incontri con personalità di rilevo europeo come Svetzan Todorov, Eva Cantarella, Paul Zanker, Luciano Canfora, Giovanni Brizzi; Teatro degli atti affollato per la ricostruzione del processo penale romano, ma anche Sala del Giudizio insufficiente a contenere i partecipanti alla nuova edizione della rubrica “Biblia” dedicata al Qoelet, così come pieno ancora una volta il successo delle lezioni di Marinella De Luca e di altre iniziative ricorrenti, o anche di inedite, come quelle notturne nella “domus del chirurgo”.

Circa la residenza degli iscritti, il 32% proviene da fuori provincia e il 17,60% da fuori regione. 58% la percentuale femminile, la professione più rappresentata è quella degli insegnanti (quasi il 25%), seguiti, quasi sugli stessi valori (ogni gruppo intorno al 15%), da pensionati, liberi professionisti, studenti, impiegati; i gruppi dei lavoratori autonomi, docenti universitari e casalinghe sono presenti, ciascuno, nella misura di circa il 5%.  Dal punto di vista geografico le estremità italiane comprendono Bolzano e Catanzaro.

Nell’ambito di un master della facoltà di Economia dell’Università Bocconi di Milano, la riminese Valentina Battarra ha collaborato alla organizzazione come stagista, concludendo il suo lavoro con la realizzazione di un sondaggio attraverso somministrazione di un questionario; hanno compilato il questionario 477 persone, nella misura del 47,38% laureate, delle quali il 64% aveva già partecipato a precedenti edizioni. La maggior parte (36,69%) è venuta a conoscenza della manifestazione attraverso forme di pubblicità a stampa, come pieghevoli, manifesti, brochure.  Gli elementi che influiscono nelle scelte specifiche nel ricco panorama di offerta sono il tema trattato e il rilievo del relatore. Da notare che dei provenienti da fuori Rimini il 71% è intervenuto esclusivamente per il Festival sul quale il 60% percepisce coerenza tra gli eventi. Il giudizio complessivo fornisce valore 4 (buono) su una scala di 5. 

Del Festival hanno parlato quotidiani come “La Stampa”, “Il Messaggero”, “la Repubblica”, “il Manifesto”, “Il Resto del Carlino”, “l’Unità” e, più diffusamente, la stampa e le emittenti e le emittenti locali (Radio Emilia-Romagna, “Radio Bruno”), mensili come “Archeo”, “Archeologia viva”, “Storica National Geographic”, “Bell’Italia”, “Bolina” nonché, come di consueto, la trasmissione Fahreneit di Radio 3; diffusa anche la presenza in molti siti web.

Molti degli incontri sono stati videoregistrati e saranno prossimamente a disposizione, oltre che in Cineteca, nella sezione del festival del sito web del Comune di Rimini.

Il festival ha avuto un costo complessivo di circa 160.000 euro, dei quali oltre 90.000 a carico del Comune; 43.000 i contributi di parte pubblica, 17.000 le sponsorizzazioni di privati cui sono da aggiungere altre forme di sostegno privato sotto forma di fornitura di servizi per una valore di circa 10.000 euro.

Un commento molto gratificante quello di Paul Zanker, il grande storico dell’arte antica: “questo festival è vivo!”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:11