La notizia della bomba carta messa da ignoti nei pressi dellabitazione del capitano del Rimini Calcio, Adrian Ricchiuti, deve essere un monito per tutti affinché non si alimenti un clima di odio e di aggressività intorno alla squadra e alla società biancorossa.
Ho sentito purtroppo negli ultimi giorni troppe parole in libertà, analisi ingiuste e ingiustificate, opinioni dietologiche e concitate, intorno al fatto sportivo e al futuro del Rimini. Mi pare che la bilancia si sia spostata pericolosamente verso lingratitudine e quindi il rancore. Quasi che un campionato sfortunato possa far dimenticare limpegno, gli sforzi, la passione ultradecennale di unazienda come la Cocif o labilità e lamore che negli anni i veri tifosi hanno sempre dimostrato nei confronti dei giocatori e dello staff tecnico. Questa cultura apocalittica non appartiene a Rimini e da Rimini dunque va decisamente respinta.
Nel dare la piena totale solidarietà a Ricchiuti e ai suoi familiari, e nello sperare che il fatto sia presto derubricato in uno scherzo di pessimo, pessimo gusto, chiedo agli addetti ai lavori e ai tifosi di abbassare i toni e riportare la discussione su un binario prettamente sportivo.