A portare a Rimini le telecamere della Rai è stata l'originalità del progetto pensato dai tecnici del Settore Lavori Pubblici nel 2003 e realizzato in due stralci nel 2004 e nel 2005, trasformando un'area di 18.000 mq. di un'ex-discarica di materiali inerti a cielo aperto, in un luogo d'eccellenza fortemente improntato sull'eco-sostenibilità.
Ognuno dei 40 orti di 45 mq, realizzati dal Comune di Rimini ed affidati, attraverso bando pubblico, in gestione ad altrettanti anziani, tramite gli uffici del Quartiere 5, è dotato di un capanno per gli attrezzi realizzato in materiali ecocompatibili e di un di impianto di compostaggio che, utilizzando i "rifiuti" dell'orto, produce concime naturale per le nuove coltivazioni.
L'area del progetto, che sorge nelle vicinanze del cimitero monumentale all'angolo della via XXIII Settembre con la via Sacramora, oltre agli orti per gli anziani, è stato completato con la piantumazione di cinquanta nuovi alberi, un campetto da calcio, una pista ciclistica per l'allenamento dei ragazzi del A.S. "Pedale Riminese", da un parco giochi per bambini e da un prezioso ed ampio parcheggio ombreggiato da profumati glicini e rose, per gli utenti dell'area e degli esercizi commerciali limitrofi.
Tutto il progetto, realizzato dal Geom. Fabio Canducci del Settore Lavori Pubblici, è stato pensato come un ciclo virtuoso che legasse la generazione dei nonni con quella dei più giovani ed ha consentito l'installazione del primo impianto fotovoltaico pubblico a Rimini: infatti sul tetto di 24 capanni sono stati installati 54 mq di pannelli fotovoltaici che, con una potenza di 7,2 kWp, producono oltre 9.000 kWh all'anno di energia elettrica. Tale energia viene impiegata per far funzionare "a costo zero" l'impianto di pompaggio per l'irrigazione degli orti, che utilizza l'acqua della falda posta a 30 m di profondità, l'impianto elettrico e d'illuminazione serale della pista ciclistica, l'illuminazione pubblica del vicino parcheggio e parco giochi.