Nella giornata di ieri due agenti del reparto Mobile della Polizia municipale, in servizio per il controllo di parchi e aree verdi della città, hanno ricevuto segnalazioni dirette da parte dei cittadini circa la presenza di soggetti accampati in alcuni capanni su un fondo incolto tra l'argine del deviatore Marecchia, via Carlo Zavagli e le massicciate della ferrovia, a San Giuliano Mare.
Gli agenti si sono recati immediatamente sul luogo indicato dai cittadini e hanno potuto verificare che una parte della recinzione dell’area era stata abbattuta. Hanno quindi ispezionato i tre capanni presenti sul terreno. Due erano vuoti, pur con segni inequivocabili di una presenza recente. Dal terzo è invece uscita una donna che ha tentato subito di allontanarsi. Fermata dagli operatori, è stata accompagnata all’interno del capanno, dove gli agenti hanno trovato anche due uomini.
Le tre persone sono state sottoposte ad accertamento ed è emerso che la donna (B.A., 41 anni, milanese pregiudicata), sprovvista di documenti di identità e in evidente stato di ebbrezza, risultava essere sottoposta a regime di libertà vigilata. Tra le prescrizioni impostale dall’autorità di Pubblica sicurezza annoverava anche il divieto di frequentare pregiudicati e quello di fare abuso di alcolici.
I due uomini (D.S., 39 anni, di Pescasseroli, e M.B., cittadino marocchino, 43 anni, entrambi pregiudicati) sono risultati regolarmente provvisti di documenti personali.
Il fatto è stato segnalato all’Autorità giudiziaria. Sono in corso accertamenti sulla proprietà del fondo per valutare anche l’eventuale reato di violazione di domicilio.
“La Polizia municipale prosegue la sua attività di controllo e di repressione dei comportamenti illeciti perpetrati nel territorio riminese – sottolinea l’assessore alle Politiche per la sicurezza, Roberto Biagini -. Negli ultimi casi segnalati oggi si è intervenuti, da una parte, per sanzionare un'attività di commercio irregolare praticata da extracomunitari cinesi a Rivabella e, dall'altra, per compiere quelle attività investigative mirate a contrastare e prevenire i fenomeni di delinquenza ordinaria. Credo che questa sia la miglior risposta a chi, ex cathedra, vuole impartire lezioni di cosa deve, ma soprattutto non deve, fare la Polizia locale, dimostrando di conoscere a malapena l'abc di un settore tanto delicato quanto importante per la comunità riminese”.