Investimenti, welfare e sviluppo: la relazione del sindaco Alberto Ravaioli sul bilancio consuntivo 2009

Un avanzo di oltre 1 milione e 300mila euro, investimenti per più di 32 milioni, mantenimento del welfare, il tutto nel pieno rispetto del patto di stabilità.
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Sono solo alcune delle voci più importanti del Bilancio consuntivo 2009, presentato ieri in Consiglio comunale ed introdotto dall’intervento del sindaco Alberto Ravaioli, che evidenzia come la gestione corrente dell’anno 2009, all’interno di uno scenario economico-finanziario globale e locale estremamente critico e stretta da normative penalizzanti per l’ente, si sia potuta chiudere con i conti più che in equilibrio. Nel 2009 il Comune di Rimini ha dovuto far fronte a minori introiti, ha contenuto la spesa al fine di mantenere gli equilibri di bilancio, ed è riuscito comunque a mettere in campo importanti risorse per rispondere alle esigenze della cittadinanza ed agli obiettivi di mandato.

Il contesto. “L’economia mondiale sta attraversando la più grave crisi economica del dopoguerra – sottolinea il sindaco -. Alcuni indicatori: nel 2009 il prodotto mondiale è sceso dell’1,7%, il PIL nazionale è crollato del 5,1%, mentre il rapporto fra debito pubblico e PIL è schizzato al 115,1%. In Emilia-Romagna abbiamo visto il PIL scendere del 4,6%, con esportazioni crollate del 22,9% e un’occupazione diminuita del 2,1%”.

Il consuntivo 2009 del Comune di Rimini: gli investimenti. “In un simile scenario, non solo nel 2009 abbiamo ottenuto un avanzo di amministrazione di 1 milione e 335mila euro, ma abbiamo messo in campo investimenti per 32 milioni e 630mila euro. Sono stati destinati, in particolare, ad opere viarie e mobilità lenta (22%), edilizia residenziale pubblica (23%), edilizia scolastica (8%), ambiente (dal recupero ambientale della Cava al risanamento della costa nord) e verde pubblico (12%). Altri 9 milioni di euro, derivanti da oneri di urbanizzazione, sono stati dedicati alla manutenzione di verde, strade ed edifici”.

Lo sviluppo. “Negli ultimi 10 anni l’Amministrazione ha realizzato investimenti per 600 milioni. Gli investimenti del Comune significano lavoro e occupazione, che si traducono nel sostenere il prodotto interno locale e le famiglie. Sono in corso di realizzazione opere fondamentali per lo sviluppo economico e culturale della nostra città: il Palacongressi, la Murri e la Novarese, la Cittadella universitaria (Palace Hotel, San Francesco, Alberti), palazzo Valloni, l’ampliamento dei Musei Comunali con l’ala archeologica e l’ala moderna”.

Il welfare. “Abbiamo difeso lo stato sociale anche attraverso un sistema di agevolazioni ed esenzioni, ridistribuendo le risorse verso le fasce più deboli, gli anziani, la prima infanzia. Abbiamo aumentato sia quantitativamente, sia sotto il profilo della qualità i servizi del welfare. Nel 2009 sociale e istruzione rappresentano il 31% della spesa corrente: ad essi sono stati destinati 36,5 milioni di euro”.

Le entrate. “Se le entrate del Comune di Rimini sono state nel 2009 in linea con quanto previsto, lo Stato ci risulta invece debitore per 17 milioni di euro, di cui 4,5 per l’Ici. I trasferimenti dal sistema pubblico si sono ridotti del 6,61%: 6,8 milioni di euro in meno rispetto al consuntivo 2008”.

Quali direzioni per il Comune di Rimini. “Con un Patto di stabilità che si traduce nell’impossibilità concreta a investire, un rapporto fra PIL e debito che ci paralizza, e l’assoluta carenza di risorse nazionali per gli investimenti, gli strumenti di cui si è dotato il Comune di Rimini (istituzione e Holding) sono appena necessari per mantenere la condizione di equilibrio. Le strade da seguire sono il rapporto fra pubblico e privato, senza fare ricadere i costi sulle famiglie; la razionalizzazione gestionale, peraltro in corso da tempo; attrarre investimenti e utilizzare i fondi possibili per andare avanti con il Trc, la terza corsia e la nuova Statale 16. La nostra comunità possiede due importanti ‘riserve’: il piano strategico e il piano strutturale. Due strumenti che devono essere adottati perché anche dalla loro corretta strutturazione e gestione potranno derivare risorse per lo sviluppo dei prossimi anni”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:10