"In riferimento alle dichiarazioni del consigliere regionale Marco Lombardi, posso confermare la correttezza di un'unica affermazione: nelle casse del Comune di Rimini ci sono 50 milioni di euro, bloccati dal patto Tremonti.
Per il resto, viste le altre affermazioni da lui esternate, ritengo che se qualcuno si dovesse vergognare, quel qualcuno dovrebbe essere lui stesso, che paradossalmente addossa al Comune di Rimini la responsabilità dei disagi dei ritardati pagamenti dei fornitori e l'impossibilità di realizzare gli investimenti previsti. In realtà la sola origine di tale situazione sta nelle decisioni del suo Governo ed in particolare nel patto scellerato di Tremonti, che - a detta dell'Anci per conto di tutti i Comuni e non del solo Comune di Rimini - blocca lo sviluppo dei territori solo per rendere virtualmente meno pesante il disavanzo pubblico.
Per quanto riguarda poi l'esclusione del Comune di Rimini, insieme alla stragrande maggioranza di tutti i Comuni dell'Emilia-Romagna (gli esclusi sono 324), va osservato che i parametri di "virtuosità" presi a riferimento dalla manovra in oggetto, premiano i Comuni che hanno maggiormente esternalizzato i servizi, riducendo la spesa per il personale, e che erogando un minore numero di servizi hanno una spesa più bassa, penalizzando invece tutti gli altri. La dimostrazione di quanto siano adeguati questi criteri è portata dal fatto che anche un Comune come Catania rientra fra i virtuosi, forse grazie al fatto che può contare su un Governo amico.
Mi pare evidente dunque cosa ci dovremo aspettare in campagna elettorale: il rovesciamento totale delle parti. Il Governo taglia e la colpa è dei Comuni!".
Antonella Beltrami
Assessore alle Politiche finanziarie