L'intervento del sindaco Ravaioli

Per il Consiglio comunale di stasera
Data di pubblicazione

Il Palacongressi è un'opera imponente su cui l'Amministrazione comunale ha investito attraverso un lungo lavoro e risorse ingenti. Un lavoro iniziato con la variante urbanistica, con la quale si è espressamente richiesto un Progetto unitario che riguardasse l'intera l'area di intervento e la zona verde circostante l'opera, realizzata con altrettanto impegno e importanti risorse dall'Amministrazione. Il Palacongressi è un'opera strategica, di eccezionale importanza e straordinario rilievo per la realtà economica riminese.

Siamo fermamente convinti che il Palacongressi rappresenta uno degli elementi decisivi, un vero volano, per lo sviluppo della nostra realtà. Gli indicatori accettati internazionalmente stimano una ricaduta positiva sul territorio pari a quasi 20 volte (ed è una stima prudente) il volume economico sviluppato dai congressi. Un indotto che ricade non solo sul comparto ricettivo e dei servizi più strettamente legati all'ospitalità di qualità, ma anche su settori vicini che vanno dall'artigianato al trasporto, dalle prestazioni professionali alla tecnica. Ciò significa - è evidente - maggiori opportunità per l'attività delle imprese e crescita dei livelli occupazionali.

Ricordiamoci inoltre che la domanda congressuale valorizza ed è interessata alle risorse culturali della città: l'arte, l'architettura, la storia, nonché alle tradizioni locali.

In un momento critico per l'economia nazionale come quello attuale, investire sul Palacongressi significa senza dubbio investire sullo sviluppo dell'intera città.

Il nuovo Palacongressi si inserisce inoltre - come già ricordato - in un intervento complessivo di riqualificazione dell'area su cui insiste la struttura e dell'intero Parco Ausa, complessivamente di oltre 30mila metri quadri. E' il "Raggio Verde" progettato dall'architetto Andreas Kipar, con - tra gli altri - 1200 metri di percorsi ciclopedonali che collegheranno il parco al mare e verde urbano con la piantumazione di 250 nuovi alberi, per un investimento di oltre 4,6 milioni di euro.

Il Palacongressi è un'opera sulla quale sono confluite tutte le forze politiche e imprenditoriali della città, su cui hanno investito gli Enti locali e tutto il tessuto economico. Questo perché è chiaro, e tutti ne siamo convinti, che si tratta di uno dei più importanti investimenti nella prospettiva del rinnovamento e della riqualificazione del comparto economico e turistico del territorio.

Non credo sia il caso di riassumere la storia della nascita del Palacongressi, dalla scelta del sito, al dimensionamento, al dibattito sulla vecchia e nuova struttura congressuale. Va sottolineato però come la scelta

- seppur sofferta - di realizzare una struttura nuova rispetto a quella vecchia e finora funzionante, si sia rivelata adeguata rispetto alle attuali richieste di mercato.

Difficile e complessa è stata la storia della costruzione amministrativa del Palacongressi. A questo fine vale la pena di ricordare anche che il Palacongressi stesso è stato un'opera che ha avuto fin dall'inizio oppositori manifesti e occulti, soprattutto al di fuori della città.

Molte difficoltà sono state superate nel cammino procedurale, che abbiamo sempre affrontato con la tenacia che caratterizza la nostra classe dirigente.

In questi mesi ci siamo trovati di fronte quasi all'improvviso ad uno stop imprevisto e inatteso, di significato verosimilmente diverso, e ancora oggi a fatica riusciamo a capire l'esatto "perimetro" della dimensione dei problemi.

Giustamente la proprietà (Comune di Rimini, Provincia di Rimini e Camera di Commercio) e il Consiglio comunale hanno voluto, nelle settimane trascorse ed oggi, chiedersi e domandare al "gestore" e al Consiglio di Amministrazione di Rimini Fiera la cronistoria delle vicende e la dimensione dei problemi.

Seguiremo pertanto l'illustrazione e il dibattito sul tema con grande attenzione per aggiungere ulteriori tasselli alla nostra comprensione.

Ma sin da ora vanno fatte alcune osservazioni.

 

Lo "stop" del Palacongressi è un problema che non deve essere assolutamente sottovalutato.

Occorre in questa fase conservare l'opportuna freddezza per affrontare i problemi e valutare l'effettivo svolgimento dei fatti, e dimostrare quindi la necessaria capacità decisionale per governare il processo e la risoluzione dello stesso.

Si tratta di una questione tecnica e dunque per questo non ha bisogno di alcuna strumentalizzazione nell'uno e nell'altro senso. Soprattutto non ha bisogno che, celato dietro a questi problemi tecnici, stia chi ne approfitta per attaccare e vorrei dire "massacrare" politicamente la città.

Noi diciamo apertamente NO a questi atteggiamenti. Chi li professa, lo chiediamo per cortesia ma con fermezza, stia lontano dalla città di Rimini.

I problemi con il tempo - e speriamo sia il tempo più breve possibile - dovranno essere risolti compiutamente e senza ombre.

Noi, e io stesso come Sindaco, possediamo la capacità di comprendere i problemi, di inquadrarli e di collaborare attivamente per superarli.

In conclusione di questa mia breve introduzione affermo che l'Amministrazione comunale agirà per raggiungere e ottenere il superamento dell'attuale stallo, nel rispetto del lavoro degli organismi tecnici e della Magistratura, auspicando - laddove possibile - la maggiore rapidità nell'iter procedurale e in quello degli atti amministrativi.

Tutto il Consiglio e la Giunta sono oggi riuniti per ascoltare dal Presidente Cagnoni la cronistoria dei fatti, il loro inquadramento per quanto è dato conoscere, i tempi e i modi per superare questo negativo stop all'apertura di un'opera di così grande rilievo, imprescindibile per il nostro territorio.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:09