"Incontrando i vertici dei Crabs in questi giorni, di fronte a 60 anni di storia della pallacanestro riminese non ho potuto fare a meno di interrogarmi sul ruolo dello sport professionistico in una città. Un ruolo che è anche, e soprattutto, sociale e civico.
Una tradizione ultradecennale, una storia punteggiata da titoli, successi e ribalte, lasciano necessariamente dietro a sé qualcosa che va al di là dei trofei. Non sto parlando semplicemente di passione ed emozione, ma di valori condivisi, senso di appartenenza, cultura sportiva ed educazione allo sport. Ecco il senso di questo mio intervento: ciò che mi preme non sono solo i bilanci della Basket Rimini Crabs, ma il ruolo dei Crabs nello sport riminese.
L'attenzione e la partecipazione attiva di migliaia di riminesi dimostrano quanto la città sia sensibile e consapevole dell'importanza, per la salute e per il benessere psicofisico, della pratica sportiva. Non dobbiamo però dimenticare anche quanto sia importante, per la diffusione della cultura sportiva, la presenza di una prima squadra: vedere sport di livello è necessario quanto praticarlo. Dobbiamo essere consapevoli dell'importanza del riconoscimento e dell'emulazione per la diffusione dei valori dello sport e, soprattutto, dobbiamo difendere questo patrimonio. Questo è il mio appello, al quale spero che qualcuno possa e voglia rispondere. Ciò che assolutamente non vorrei è che questa vicenda trovasse un epilogo nel silenzio e nell'indifferenza."
Donatella Turci
Assessore alle Politiche sportive