Questo della firma del protocollo, unito alla visita a Rimini del Presidente Napolitano e del suo discorso, rappresentano, a nostro giudizio, due momenti esemplari della fase nuova del nostro Paese.
Una fase dove lo Stato, gli enti territoriali e locali devono segnare la necessità di un diverso approccio che è oggi richiesto alle istituzioni,
ai cittadini e alla società civile. Parole di verità, consapevolezza dei problemi, coesione istituzionale civile e sociale per risolverli; su questi assi si possono e si devono superare le diverse crisi del nostro Paese.
La firma del protocollo d'intesa tra Regione e Prefetture alla presenza del Ministro, per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata,
costituisce un importante passaggio tutt'altro che simbolico in questo senso.
Rimini, per il suo tessuto e dinamicità economica, ha la consapevolezza di essere potenziale terreno di infiltrazione della criminalità organizzata e, ospitando questa iniziativa, vuol indicare un cambio di passo; non è il tempo di minimizzare, di voltare lo sguardo; è invece ora di agire per tutelare il tessuto economico sano della nostra comunità.
Sarà necessario che a questo diverso approccio da parte dell'Amministrazione Comunale si affianchi un diverso atteggiamento del
resto della comunità locale, in primo luogo delle imprese e degli ordini professionali. Solo coesi sarà possibile tutelare la nostra economia, la
sua competitività e con essa la nostra qualità della vita e in fondo anche la nostra libertà."