Il quadro in vetro con pesci dalla domus del Chirurgo protagonista della mostra "Vetri a Roma"

E' il pinax della domus del Chirurgo l'emblema della straordinaria mostra "Vetri a Roma" promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma per raccontare la preziosità del vetro antico, la maestria degli artigiani che lo lavoravano e la molteplicità di funzioni cui era adibito
Data di pubblicazione

Aperta a Roma fino al 16 settembre nella prestigiosa sede della Curia Iulia nel Foro Romano, "Vetri a Roma" raccoglie i più rappresentativi esempi della ricchissima produzione vetraria di epoca romana e tra essi il quadro con raffigurazione di pesci sullo sfondo azzurro del mare, rinvenuto all'interno del triclinium della domus del Chirurgo. Un raro esempio della raffinata tradizione vetraria ellenistica del III secolo d.C. che i curatori della mostra hanno scelto proprio come emblema della manifestazione.

Sono circa 300 i pezzi originali esposti in mostra: oggetti d'uso per la mensa e la cucina, contenitori di unguenti, profumi e medicamenti, simboli del potere imperiale, gioielli, sculture e arredi di lusso quale il quadro da parete riminese ove campeggiano tre pesci (un'orata, uno sgombro e un delfino) realizzati in mosaico e inseriti in una lastra di vetro intagliata.

Nota storico-archeologica di Angela Oliva

Gli scavi della domus di piazza Ferrari di Rimini hanno portato alla luce numerosi oggetti tra cui oltre all'eccezionale collezione di strumenti chirurgici, spicca un raffinato quadretto in pasta vitrea policroma che riproduce un fondale marino con tre pesci dai vivaci colori.

Il pannello, ritrovato sul pavimento della stanza identificata come triclinium della casa, doveva essere originariamente appeso alla parete e fungeva da arredo a testimonianza del gusto raffinato e della cultura del padrone di casa.

Purtroppo, a causa della distruzione violenta della domus, in un incendio, il pannello è stato rinvenuto frammentato, con lacune e alterazioni che tuttavia non hanno impedito la restituzione quasi totale del pregiato oggetto.

Il pannello è costruito attraverso varie tecniche: quella del vetro mosaico, dell'intarsio e dell'opus sectile. In particolare, il disco centrale di colore azzurro che fa da sfondo era ricavato da un'unica lastra ritagliata per poter inserire i pesci composti a parte con la tecnica a fusione e saldatura a mosaico. Il medaglione centrale era incorniciato da una fascia circolare di vetro a mosaico con fondo verde bordata da lastrine poligonali a mosaico violaceo con inserti verdi, bianchi e giallastri. Le varie sezioni di vetro erano, infine, inserite su un supporto ligneo di cui rimangono solo le tracce carbonizzate.

Di forma quadrata il pannello presenta un disco centrale di colore azzurro turchese in cui sono inseriti tre pesci, in realtà due pesci e un delfino (l'ultimo in basso), raffigurati in prospettiva laterale nell'atto di nuotare in direzioni alternativamente contrapposte.

La resa dei pesci, pur non essendo del tutto realistica permette di cogliere una precisa caratterizzazione dei soggetti assimilabili rispettivamente ad un'orata, ad uno sgombro e a un delfino.

Il complesso archeologico di piazza Ferrari è stato individuato nel 1989, durante i lavori di sistemazione dei giardini pubblici. Al rinvenimento fortuito di alcuni ruderi di età romana hanno fatto seguito, fino al 2006, sistematiche esplorazioni scientifiche: sondaggi e scavi stratigrafici che hanno permesso di scoprire un'area estesa su una superficie di oltre 700 mq. I resti più significativi corrispondono a parte di un isolato residenziale situato al margine settentrionale dell'antica Ariminum, di fronte al litorale adriatico che all'epoca era arretrato di oltre un chilometro rispetto all'attuale. Ai lati correvano due strade disposte ad angolo retto - un cardine ed un decumano - all'interno delle quali si erano succedute una casa di età imperiale, che comprendeva anche il settore oggi noto come domus del Chirurgo, e quindi un edificio sviluppatosi nella tarda antichità.

Il complesso archeologico della domus del Chirurgo è stato inaugurato il 7 dicembre 2007.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:07