Un Protocollo che, partendo dallanalisi e dalle caratteristiche con cui labusivismo commerciale si manifesta sulla Riviera riminese, definisce le azioni per dare un ulteriore impulso alle attività di prevenzione e repressione del fenomeno con il coinvolgimento delle associazioni di categoria che rappresentano il tessuto economico riminese come i gestori degli stabilimenti balneari, del commercio, dei pubblici esercizi, dellartigianato e delle strutture ricettive.
Oggi ha detto lassessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad - lazione di contrasto allabusivismo commerciale fa un salto di qualità. Allazione di prevenzione e contrasto diretto dellintera filiera del commercio abusivo delle Forze dellOrdine, si affianca quella del coinvolgimento diretto dellintero tessuto economico legato al turismo. Un salto di qualità perché diventa concreta la consapevolezza che il fenomeno dellabusivismo commerciale può essere arginato solo se, accanto alle Forze dellOrdine che non saranno né si sentiranno più sole, scende in campo, in uno stretto rapporto di collaborazione e coordinamento, lintera società civile cittadina.
Un coinvolgimento che consentirà, allinterno del ruolo di guida e coordinamento del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, di allargare alle categorie economiche la definizione delle strategie di contrasto alla rete illecita di acquisizione, immagazzinamento e trasporto delle merci destinate al commercio ambulante abusivo, nonché un più efficace rapporto delle categorie economiche con le Forze di Polizia per segnalare le situazioni di particolare rilevanza e interesse investigativo anche con listituzione di un numero telefonico dedicato allo scopo.
Con la firma del protocollo, gli aderenti alle associazioni si impegnano a non consentire a rivenditori ambulanti il deposito della merce presso gli stabilimenti balneari, di dissuadere eventuali tentativi di occupazione di zone della spiaggia con lesposizione fissa di merce e anche a valutare la possibilità di ricorrere, anche in forma convenzionata, a personale degli Istituti di vigilanza per il controllo dei propri stabilimenti balneari. Una possibilità su cui la Prefettura si impegna direttamente favorendo la possibilità di forme di collaborazione tra gli stabilimenti balneari e gli Istituti di vigilanza per lindividuazione di ipotesi agevolate di contratti.
Accanto a quella di contrasto, lopera dinformazione e sensibilizzazione nei confronti della clientela e anche verso le associazioni rappresentative delle comunità straniere presenti sul territorio ai fini della diffusione della cultura della legalità.
Sarà il Tavolo di coordinamento costituito presso la Prefettura a monitorare i risultati raggiunti e proporre eventuali aggiustamenti negli interventi che il protocollo ha messo in essere.