Bando per la gestione dei campi da calcio comunali

Il Comune di Rimini precisa
Data di pubblicazione

La richiesta del requisito specifico richiesto dal bando di aver maturato un'esperienza ininterrotta di almeno un certo numero di anni è espressamente richiamato dalla Legge Regionale Emilia-Romagna 06.07.2007, n.11, che disciplina l'affidamento della gestione degli impianti sportivi comunali, oltre che essere un requisito "classico" e più che consueto (generalmente posto come principale "indizio minimo" delle effettive capacità gestionali dei concorrenti) per gare di questo tipo.

L'eventuale mancanza di tale requisito specifico , come specificava il bando, avrebbe potuto essere superata partecipando alla gara in Associazione temporanea d'impresa (ATI) con un soggetto che fosse stato in possesso diretto di questo requisito.

Di questa opportunità sono state informate tutte le società o associazioni sportive locali interessate, e nello specifico anche l'associazione sportiva Real Miramare nella persona di Gianni Filippi, in un incontro che si è svolto il 3 maggio scorso. Un'opportunità ribadita il 31 maggio al Sig. Filippi, in un incontro in Comune con il responsabile dell'Ufficio Sport e i suoi collaboratori, in cui veniva nuovamente fatto presente che per superare la carenza del requisito dell'esperienza l'unica soluzione possibile era la partecipazione (del Real Miramare e/o delle imprese alberghiere interessate) in a.t.i. con un qualunque soggetto in possesso di tale requisito, evidenziando che tutti i gestori uscenti (non solo la U.I.S.P. Rimini, ma anche "Almas Rivazzurra Calcio", Torre Pedrera Gestioni s.r.l.", "A.S.D. Spadarolo Marecchia", "S.S.D. a. r.l. Delfini Rimini", "A.S.D. Miramare Calcio", "A.S.D. Rimini United Malatesta"; "A.S.D. Santermete-Sanvitese", "A.S.D. Virtus Romagna"), avendo gestito, singolarmente oppure in a.t.i., i campi da calcio comunali nel periodo 2000-2012, erano certamente in possesso del requisito in questione. E' falso quindi dichiarare, come riportato nell'articolo, che "c'è stato risposto che la soluzione era unirsi con la Uisp".

Terzo e ultimo punto: non corrisponde al vero che senza "un'accordo coi Delfini saremo (il Real Miramare) costretti a migrare" per trovare un campo per allenarsi o giocare. In base alle disposizioni del "piano di utilizzo" per ogni impianto solo i 3/5 delle ore settimanali disponibili per allenamento (ovvero 27 ore su un totale di 45 ore) presso ogni singolo campo da calcio saranno a disposizione del gestore. Le altre 18 ore settimanali per allenamento (i 2/5) saranno fin dall'inizio nella piena disponibilità del Comune, che le assegnerà nelle prossime settimane applicando il "regolamento della gestione e dell'uso degli impianti sportivi comunali", riconoscendo su di esse le prelazioni per allenamenti già esistenti.

Il gestore avrà l'obbligo di concedere in uso tali spazi ai soggetti indicatigli dal Comune, applicandovi le tariffe (contenute) comunali, così come per le partite di campionato che saranno nella disponibilità piena del Comune di Rimini, che li sta assegnando in questi giorni con le proprie regole, per il 50%.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:07