MARILENA PISTOIA

Oltre il giardino

Rimini, Museo della Città

Via L.Tonini,1

15 dicembre 2012 – 3 febbraio 2013

Orario: da martedì a sabato 8.30-13/16/19;Domenica e festivi 10-12.30/15/19- Lunedì chiuso-

ingresso libero

Info: 0541793851

museo@comune.rimini.it

www.museicomunalirimini.it

Inaugurazione sabato 15 dicembre ore 17,30

Sabato 15 dicembre 2012 si apre alle ore 17,30 al Museo della Città di Rimini si apre la mostra dedicata all’artista Marilena Pistoia dal titolo Oltre il giardino, con oltre un centinaio di disegni e chine, alcune di esse esposte per la prima volta. La mostra offre uno spaccato inedito della lunga attività dell’artista, svolta tra la pratica dell’incisione e il disegno naturalistico. Di origini lombarde, diplomata negli anni ’60 all’Accademia di Belle Arti di Brera con il maestro Cristoforo De Amicis, insegnante di pittura dal 1927 al 1972, Marilena Pistoia si divide, a partire dagli anni ’70 tra l’insegnamento in Tecniche dell’incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e un’intensa, segreta attività di illustratrice botanica che, per verità e spessore stilistico la connotano come una delle interpreti più rigorose e al tempo poetiche nell’ambito di questa disciplina pittorico-scientifica.

Scrive Massimo Pulini nella presentazione dedicata all’artista in occasione di questa mostra: “Da molto tempo Marilena Pistoia ha abbandonato il disegno scientifico, nonostante fosse stato un terreno di riconoscimenti internazionali, di prestigiose pubblicazioni e di indiscusso primato qualitativo. Come un romanziere misantropo che decide di voltare le spalle al successo, evitando di ricevere gli editori, non rispondendo più al telefono ma continuando a scrivere per sé, protetto dal proprio silenzio, anche Marilena Pistoia, dopo aver realizzato centinaia di acquerelli raffinatissimi nella grazia compositiva e sbalorditivi nella restituzione microcosmica dei dettagli, sceglie di interrompere quel rapporto di committenza con la grande divulgazione per affrontare un percorso artistico solitario e ostinato.

Resta a noi il gesto, atletico e poetico insieme, di tavole botaniche impeccabili, che entro un contesto apparentemente asettico sanno esprimere la magia distillata e interpretativa di un artista, accanto alla restituzione chirurgica del mondo naturale.

Frutti, piante e fiori sezionati e indagati non solo nella loro struttura interna ma nell'anima più recondita, fino ad un abisso ottico che rischia di indurre alle vertigini. Il tutto attraverso una relazione diretta tra la pittrice e il modello naturale, un rapporto mai filtrato dalla fotografia o da altre tecnologie della visione, che non siano il semplice ingrandimento lenticolare.

Negli ultimi anni, chiuso anche l'insegnamento delle tecniche calcografiche, presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, la riservatezza del lavoro ha spinto Marilena ad una pratica grafica e pittorica che trova confronti forse solo con la dimensione spirituale. Entro scenari onirici, abitati dai simboli e dalle forme primarie, l'artista procede quasi attraverso un mantra che usa il segno e il colore quasi fossero una sistematica cadenza temporale. Così viene lentamente dipanata, sulla superficie levigata del foglio, la scansione della proprio respiro vitale”.