Saranno Massimo Tamburini e Guido Lucchini i due riminesi insigniti del Sigismondo d'Oro 2012.

La Giunta comunale ha infatti approvato la delibera con cui il 18 dicembre prossimo la massima onorificenza cittadina sarà consegnata durante la cerimonia dei “Saluti di Fine anno”, che quest’anno si terrà nel foyer del teatro Amintore Galli.
Data di pubblicazione

“Due artigiani del sogno – ha commentato il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – che hanno saputo interpretare e trasformare in realtà il sentimento più puro dei riminesi e non solo.

Due profili espressione di un talento cristallino, che con le proprie mani e parole hanno donato opere di straordinaria bellezza e poesia: Massimo Tamburini, con creature a due ruote che hanno segnato la storia stessa della moto, coniugando in prodotti senza pari bellezza e prestazioni; Guido Lucchini, il poeta della “Barafonda”, ultimo e più autentico interprete dei suoni del dialetto dei riminesi, che ha raccontato con la sua narrazione poetica e affabulatoria luoghi e genti della sua città.

Ci è sembrato di cogliere in loro il sentimento più vero della nostra comunità, che nel loro essere, nella loro persona, nella loro arte ritrova, interpretandone il carattere, i propri tratti più autentici e quella genialità che senza lustrini, artifici o palcoscenici eclatanti, è uno dei suoi tratti distintivi.

Un bene tra i più preziosi che oggi, con il conferimento del Sigismondo, ci è sembrato giusto riconoscere, a testimonianza di quanto sia importante per una comunità ritrovarsi nei segni più veri interpretati da personalità come Tamburini e Lucchini. E ciò, specie sotto il vento di una crisi, come quella che si abbatte su tutti noi, che tutto sembra appiattire e destabilizzare.

E non è un caso, poi, che la celebrazione di questi valori identitari avvenga in un luogo così fortemente simbolico come quello del teatro Galli. Un luogo topico della città che nel fra-tempo della sua ricostruzione torna ad essere vissuto con questo omaggio a due grandi riminesi. Il cantiere del Galli come il pianeta centrale del “teatro in-stabile” che lo vede al centro di altri luoghi identitari della città, così come lo sono stati lo scorso anno gli Agostiniani o come nelle prossime settimane saranno l’Ala moderna dei musei comunali o il Fulgor in occasione del Capodanno.”

 

Biografie

Massimo Tamburini nasce a Rimini il 28 novembre 1943.

Per passione realizza nel tempo libero la sua prima motocicletta nel 1971, costruendo una "special" sulla base di una MV Agusta 600 Turismo, quando ancora la Bimota (di cui era uno dei soci fondatori) era un'azienda che si occupava di riscaldamento e climatizzazione.

Un successo – fu provata anche Angelo Bergamonti - rinnovato con la realizzazione di una nuova "special" su base Honda CB 750 Four, che lo spinsero a fondare la Bimota Meccanica con il socio Morri iniziando così a costruire una piccola serie di repliche della moto oramai conosciuta come Bimota HB1 e in seguito telai per moto da corsa che impiegavano motori giapponesi ed italiani.

Negli anni '80 diventa direttore tecnico nelle corse con il Team Gallina. Nel 1985 viene ingaggiato dai fratelli Castiglioni per lavorare alla Cagiva, realizzando subito la Paso. Un omaggio al celeberrimo centauro riminese che rompeva col passato e che sottolineava il passaggio di Ducati alla nuova gestione del gruppo Cagiva. Successivamente disegna le parti meccaniche e/o grafiche di moto che hanno vinto diversi titoli del mondiale superbike come la Ducati 851, la Ducati 888 e le Ducati 916/996. Nelle cilindrate minori per Cagiva ha progettato piccoli gioielli come la Freccia C9, la Freccia C10, la Freccia C12 e la Mito.

A metà anni '90, con la cessione di Ducati ad una fondo d'investimento statunitense, Claudio Castiglioni optò per il rilancio del marchio MV Agusta. La moto che stava per nascere in quel periodo dalla matita di Tamburini, che era quasi pronta con il marchio Cagiva, fu rivista pesantemente. Si passò al telaio a traliccio e l'F4 fu presentata in veste definitiva nel 1997. Sulla base dell'F4 creò una naked di grande successo e originalità come la MV Agusta Brutale.

Nel dicembre 2008, con l'acquisizione del gruppo da parte di Harley-Davidson, Tamburini rassegna le dimissioni dal ruolo di amministratore delegato della Centro Ricerche Cagiva, non riconoscendosi in quell’approccio ai progetti che ha sempre contraddistinto i suoi capolavori contraddistinti dall'eccellenza, qualità assoluta e ricerca della perfezione.

 

Guido Lucchini è nato a Rimini il 2 aprile 1925.

Attualmente pensionato, era operaio specializzato presso le Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato. Da ragazzo abitava nel Borgo San Giuliano, ma presto si è trasferito nella sua barafonda, a cui ha dedicato un libro di poesie e ricordi. Altri libri pubblicati sono “Remin e pu piò”, “Vent'anni di teatro dialettale”, “Raconta Remin, raconta”.  Autore di numerosissime commedie dialettali, tra le più famose: Turin in ti suldè, E' mat dla castlaza, La butega ad pitron, O la va o la spaca, Baraca e buratein, E' bdoc arfat, La vita l'è tott una cumedia.

Nel 1973 Lucchini fu tra i fondatori della compagnia dialettale “E' teatre rimnes” che tuttora dirige.

Dal 1994 è curatore della rassegna dialettale della stagione teatrale del Novelli.

Tanti i premi e riconoscimenti collezionati da Lucchini come autore e regista in oltre 40 anni di attività.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:06