Quello che, con una lettera aperta ripresa oggi dalla stampa, il signor Ermes Vitali pone è un tema che come amministratore, ma anche come sportivo, sento mio, per la capacità di riportare il confronto al cuore della questione, ovvero alla bellezza di praticare sport in riva al mare, su quella spiaggia straordinaria che fa della nostra città un unicum.
E lo fa sgombrando il campo da quelle polemiche, spesso becere e in malafede, che abbiamo purtroppo spesso avuto occasione di leggere in questi mesi, specie sui social network. Sì, perché sono le varie leggi dello Stato e della Regione (Codice dei beni culturali e del paesaggio (il cosiddetto Codice Urbani); Codice della Navigazione; Testo unico dell' edilizia, ecc....) a definire tipologie e modalità di ciò che è possibile o no fare su un bene demaniale come la spiaggia. Leggi, val la pena di sottolineare, dello Stato non certo del Comune.
Un campo da beach tennis, o da basket come in questo caso, senza autorizzazione paesaggistica comporta un illecito penale e per eliminare le conseguenze degli illeciti penali commessi ogni operatore ha due possibilità: o smonta per mettersi in regola con la richiesta dautorizzazione paesaggistica, o, come prevede il Codice Urbani, sana con una sanzione. Un percorso oneroso ma chiaro che consentirà a tutti gli operatori di spiaggia che lo vogliano di mettersi in regola con la legge.
Ma vi è un altro tema, altrettanto complesso e delicato, ovvero quello della stagionalità delle autorizzazioni paesaggistiche che imporrebbero lo smontaggio dei campi sportivi a fine stagione.
Una problematica che è il cuore della lettera del sig. Vitali e che questa Amministrazione sente sua. Per questo, attraverso i propri uffici, ha individuato un percorso che può portare al riconoscimento dei campi sportivi (basket, beach-volley, bocce) come attrezzature e spazi dinteresse collettivo per favorire il migliore sviluppo della comunità ed elevare la qualità della vita individuale e collettiva quando il loro utilizzo annuale possa essere esercitato in forma libera e indiscriminata da parte della stessa collettività.
Ricorrerebbero così le condizioni per riconoscere a detta permanenza il requisito di pubblico interesse, poiché non verrebbe sottratta alla collettività bensì incrementata una dotazione territoriale di cui potrebbe liberamente beneficiare potendone disporre anche oltre la stagione balneare.
Un riconoscimento e un impegno, quindi, a cui questa Amministrazione non si è certo sottratta per cui, come questa mattina ho avuto modo di comunicare direttamente al sig. Vitali, sono pienamente disponibile ad un confronto diretto sulle problematiche degli spazi allaria aperta in cui praticare uno sport meraviglioso come il basket."
L'assessore allo sport
Gianluca Brasini