Le artiste Maria Cristina Ballestracci e Giulia Marchi raccontano l'essere. Galleria dell'Immagine, Biblioteca Gambalunga di Rimini, 23 febbraio - 24 marzo
Data di pubblicazione

Si inaugura sabato 23 febbraio alle ore 18, negli spazi della Galleria dell'Immagine, la mostra animae, le artiste Maria Cristina Ballestracci e Giulia Marchi raccontano l'essere, il progetto culturale nato dall'incontro delle due artiste che vivono in provincia di Rimini e che in modo diverso ma affine esprimono stesse emozioni con espressioni artistiche differenti. Maria Cristina con le sue teche, raccoglie oggetti dimenticati abbandonati ai quali ridà vita accompagnandoli a volte con le parole e Giulia, fotografa, che con immagini suggestive, evocative, ridà linfa a stati d'animo.

La mostra, che nasce anche con la collaborazione della giornalista Giovanna Greco, sarà introdotta dall'assessore alla cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini. A seguire l'attrice Nicoletta Fabbri leggerà poesie di Antonio De Luca dal libro "Adespota".

"Un silenzio senza ritorno. Il ritorno del silenzio. La gioia di un momento. L'oggetto dolorante. Il pensiero da immortalare. La sfumatura del cielo in quell'istante. Il colore dello stato permanente ma non troppo. Il lampo. Il tuono. Le anime di Maria Cristina Ballestracci e Giulia Marchi si fondono e sputano brandelli di vita vera. Nelle stanze delle anime ci sono cassetti speciali, sogni e rimpianti. I sogni si sfogliano, si assaporano, si proiettano mille volte nella mente. E si nascondono sotto chiave. Con gli anni il gesto di aprire uno di loro diventa meno familiare, si ha quasi paura, come se una patina di ruggine bloccasse quel gesto. E così la trasparenza diventa invisibile. Intoccabile. Quei cassetti si possono svuotare o riempire. Anche di rimpianti. Capita poi che un sorriso, un ricordo, un momento faccia riaprire quel cassetto di sogni riportando con violenza dolorosa l'eco di quell'istante. Parole perdute, carezze non date, oggetti mai abbandonati con gli occhi. Il tempo si ferma e diventa meraviglia intensa. Come cassetti si aprono veloci le polaroid, scatti scattati in scorrimento minimi e massimi insieme, spazi mai vuoti ma pieni di sentimenti colorati e bui, angoli dove riflettere e leggere stupore, paure e tremolii. Si ferma il cielo, il paesaggio, la pioggia, la nuvola, e come in una danza si muovono le dita della mente. In una tensione apparentemente e deliziosamente calma. Sorprendono i cassetti dell'anima, sorprendono le istantanee. Sono storie di vita ordinariamente straordinarie, cammini contemporanei al femminile che declinano al maschile, un dialogo che nella sua lentezza va veloce senza alcuna chiave".

L'esposizione rimarrà aperta fino al 24 marzo nella Galleria dell'Immagine nello storico palazzo della biblioteca Gambalunga di Rimini, via Alessandro Gambalunga 27.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:06