Oggetto dellanalisi sono quattro questionari sui fabbisogni standard, secondo i quali il Comune di Rimini avrebbe speso circa 4,4 milioni in più rispetto agli altri Comuni capoluogo. I quattro questionari sono composti di 250 pagine di formule per ogni questionario, quindi si tratta di un migliaio di pagine di formule: non proprio unindagine nel solco della semplificazione e che persegue l'obbiettivo della trasparenza amministrativa.
Lanomalia però è che due dei quattro questionari usati per lindagine sono gli stessi alla base dellanalisi compiuta dal Ministero dellInterno non più di tre mesi fa e che vedeva il Comune di Rimini come tra quelli più virtuosi rispetto ad altri Comuni simili per dimensione e popolazione. Una virtuosità che era stata premiata riducendo il taglio delle risorse per il Comune da un milione a 547 mila euro.
Sdrammatizzando, verrebbe da dire che era corretto il dibattito innescato qualche mese fa da un quotidiano locale sulluso della carta igienica, dibattito che in fondo ha la stessa attendibilità di questo tipo di ricerche.
Innanzitutto è importante precisare che i dati a cui fa riferimento la statistica riportata oggi da il Sole 24 ore risalgono al 2009, quindi fanno riferimento a esercizi di amministrazioni precedenti.
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