Lincontro, al quale partecipa anche il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, è loccasione per presentare quattro prototipi di percorsi di pianificazione strategica di quattro città medie sparse per lItalia: oltre a Rimini, anche Sassari, Potenza, Cuneo, rappresentate anchesse dai rispettivi primi cittadini. Città che hanno costruito una visione di sviluppo urbano con strategie, programmi ed azioni territoriali integrati attraverso la consultazione e il coinvolgimento della comunità locale e la costruzione di alleanze pubblico-pubblico e pubblico-privato.
Lobiettivo principale è quello di individuare i criteri che consentiranno di intercettare i finanziamenti europei per i progetti di trasformazione urbana, finanziamenti che premieranno quei progetti figli di una vera pianificazione strategica. Il sindaco Gnassi, per conto del presidente dellAnci Graziano Del Rio, è stato incaricato di curare la trattativa con il governo e con il capo del Dipartimento per lo Sviluppo per la definizione di questi criteri, che rappresenteranno dei punti fermi a prescindere dallevoluzione dellattuale delicata situazione politica. Si tratta spiega il sindaco Gnassi di fornire a Rimini e alle altre città italiane ora strangolate dal patto di stabilità, i mezzi per accedere a quei fondi che possono dare ossigeno ai Comuni e far fare un salto alla qualità urbana delle nostre città. Basta con i fondi europei dispersi o distribuiti a pioggia, ma un sostegno a quelle città che scommettono realmente sulla trasformazione urbana. . Anche queste azioni di più ampio respiro spiega il sindaco seguono il solco di quel percorso contro gli sprechi e contro il consumo del territorio che stiamo perseguendo.