Un risultato straordinario ha commentato il Vicesindaco con delega alle Politiche educative Gloria Lisi - che, a un anno e mezzo dallinizio della legislatura, segna un incremento di 196 posti nido (+ 21,14%) dellofferta sul territorio.
Un risultato che concretizza ha proseguito il Vicesindaco - quello ci siamo proposti nelle Linee di mandato, ovvero la necessità di passare da un Welfare Comunale a un Welfare di Comunità fondato su un sistema integrato regolato dagli accreditamenti pubblici, che è poi lasse portante del ragionamento che il Sistema Emiliano Romagnolo sta conducendo. Reciprocità, cooperazione, sussidiarietà, mutualità nei servizi alle persone abbiamo scritto nel nostro documento programmatico - non sono, non possono essere tabù, ma principi che si traducono in servizi che solo il pubblico non può più dare.
Sono infatti 1065 i posti autorizzati, con una potenzialità massima di ospitare, in ottemperanza alla normativa regionale, fino a 1142 bambini.
Un trend di crescita costante: erano 794 i posti alla fine dellanno 2008, 823 nel 2009, 927 nel 2010, 896 nel 2011, 1020 nel 2012, saranno 1065 i bimbi che nel prossimo anno potranno essere iscritti a una delle 34 strutture tra quelle a gestione diretta o comunque pubblica (767 i posti disponibili) e a gestione privata (298) tra nidi, micronidi, servizi domiciliari.
Dati che se rapportati coi 3925 bambini residenti nati dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 porterebbero a una copertura del 27,13% della potenziale richiesta, ma che schizzerebbe a quasi il 35% - ben oltre il target di Lisbona 2000 fissato nel 33% - se i 1065 posti dellofferta fossero suddivisi per 3267 bimbi con più di 5 mesi detà, ovvero coi reali fruitori del servizio.
E infatti raro prosegue il Vicesindaco Lisi che i piccolissimi tra i 3 e i 6 mesi vengano iscritti nei nidi, cosa possibile tra laltro esclusivamente nei Nidi comunali. Una considerazione confermata dai dati delle iscrizioni di questanno che su 552 bambini iscritti ne ha visto solo 15 fino ai 6 mesi, 29 ai 9 mesi.
Un risultato a cui lAmministrazione comunale è giunta grazie alle scelte fatte che, in un quadro di forti restrizioni economiche e dimpossibilità dassunzione di nuovo personale, hanno individuato nel rapporto pubblico privato la strada per raggiungere lobiettivo dincrementare i posti disponibili nei nidi al servizio dei cittadini riminesi.
Oggi non è più possibile ha proseguito il Vicesindaco - affrontare questi temi in una logica di contrapposizione ideologica tra pubblico e privato, tra privato convenzionato e non. Sono retaggio di un passato che ingessa la vera prospettiva che dobbiamo raggiungere ovvero quella di creare, così come stiamo facendo, un sistema di opportunità che coniughi la risposta alle esigenze reali delle famiglie alla qualità alta dei servizi proposti. E questo il vero ruolo, inalienabile, del pubblico, quello di garantire la qualità dei servizi per i nostri bimbi in unofferta che, accanto a quella dei servizi per linfanzia comunali, affianca un sistema più ampio di servizi integrativi tenuti insieme dal coordinamento pedagogico di cui il Comune si fa garante.
Percorsi di formazione per gli operatori sui temi legati all'operatività, percorsi di formazione per le famiglie sui temi della genitorialità e del rapporto con il nido, favorire e sostenere il confronto per individuare di concerto gli spazi e i modi del consolidamento dell'offerta educativa, sono le azioni messe in campo dalla rete dei coordinatori pedagogici comunali con lobiettivo di confrontare esperienze e far crescere modalità innovative di costruzione delle azioni educative; stimolare la progettualità sovracomunale condivisa, sollecitare forme di dialogo e collaborazione tra servizi pubblici e privati; approfondire problematiche comuni e di particolare rilevanza socio-culturale; garantire percorsi di formazione permanente a tutto il personale; monitorare e migliorare la qualità dei servizi; promuovere una cultura sull'infanzia che tenga conto dei mutamenti socio-culturali in essere.
Continua a crescere l'offerta dei nidi riminesi