Nel mese di giugno, da venerdì 21 a domenica 23, torna lappuntamento con il Festival del Mondo Antico che questanno si rinnova sotto diversi aspetti a partire da quello organizzativo che coinvolge, a fianco delle Istituzioni comunali da sempre promotrici dellevento nato da unidea di Marcello Di Bella (già direttore del Settore Cultura), lIstituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e la Società Editrice Il Mulino spa che hanno condiviso la progettazione di questa edizione.
Pur confermando lo spirito poliedrico e dai molti interessi, il Festival 2013 sarà incentrato sulla Via Emilia, a 2200 anni dalla sua apertura, la via consolare che nasce nel 187 a.C. proprio a Rimini prendendo avvio dal Ponte sul Marecchia (lantico Ariminus), per raggiungere il Nord attraverso la Pianura Padana. Il tema, declinato intorno alle parole via, cammino, viaggio, strada, apre ad approfondimenti non solo sulla via consolare e in generale sulla rete di comunicazione romana e preromana, ma anche sulla storia, larcheologia, leconomia, lantropologia, larte, la religione, la letteratura, lenogastronomia affrontati fra passato e presente da testimonial esperti e noti al grande pubblico.
Il tutto in una format rivisitato che privilegerà il dialogo e il confronto in incontri a più voci e momenti di spettacolo, con una lectio magistralis di apertura affidata a Maurizio Bettini e alle letture da Ovidio di Ivano Marescotti (Museo della Città venerdì 21 giugno, ore 17,30).
Attraverso i protagonisti del Festival, fra presenze oramai amiche e nuovi personaggi, la via Emilia svelerà i suoi tanti volti a iniziare dallavventura archeologica e dal racconto storico che sono allorigine dellidentità della regione che la via attraversa e a cui, unica in Italia, dà il proprio nome; Emilia, una strada per il Nord è il titolo dellincontro che riunisce Giovanni Brizzi, Filippo Maria Gambari e Jacopo Ortalli con Marco Guidi nella veste di moderatore e che si concluderà con la proiezione del documentario di Alessandro Scillitani Tra la via Emilia e Pavana, che propone una conversazione intorno allantica strada consolare con Paolo Rumiz e Francesco Guccini (Museo della Città, sabato 22 giugno a partire dalle ore 10,30).
Il programma prosegue lungo le esperienze spirituali e la lettura antropologica nei dialoghi fra Franco Cardini, Maria Antonietta Crippa, Jean Paul Hernandez, Johnny Farabegoli (a cura dellISSR Marvelli, Rimini), fra Remo Bodei e Giuseppe Cambiano, fra Marc Augè, Paolo Fabbri e Marino Niola. Dialoghi che connoteranno il pomeriggio di sabato 22 al Museo della Città.
La mattina di domenica vede il Festival trasferirsi al mare, nella prestigiosa cornice del Grand Hotel, per una serie di iniziative, che nascono da una collaborazione con il Comune di Parma, in omaggio alla via Emilia raccontata da Edmondo Berselli fra enogastronomia, moda e villeggiatura. Statale 9 è il titolo dellincontro con Massimo Montanari, Franco Mosconi, Maria Giuseppina Muzzarelli, moderatore Bruno Simili, e Alessio Boni che legge Edmondo Berselli. Alle 12,30 piazzale Fellini sarà teatro di una rievocazione delle vacanze degli anni 50 con auto depoca che giungeranno da Parma e, a seguire, nel parco del Grand Hotel, una degustazione enogastronomica di prodotti tipici della regione.
Al pomeriggio si cambia pagina, tornando al Museo della Città per tuffarsi nella realtà di un territorio che conosce la drammaticità di eventi sismici e cataclismi indagati da Angela Donati, Stefano Gresta ed Emanuela Guidoboni, con uno sguardo particolare allattualità nella testimonianza di Fausto Gozzi, direttore della Pinacoteca Civica di Cento.
Larte è protagonista dellappuntamento delle ore 17 con Massimo Pulini ed Eugenio Riccomini che parlerà di Rinascimento e altro al di qua dellAppennino, mentre il genere letterario del giallo colorerà lincontro di Danila Comastri Montanari e Marco Malvaldi intorno al tema Via Emilia: una strada giallo sangue.
Tre gli eventi serali di grande fascino, che si terranno alla Corte degli Agostianiani: venerdì Valerio Massimo Manfredi racconterà La via Emilia prima della via Emilia; sabato seguiremo Franco Cardini, David Riondino e Sergio Valzania in Camminare verso Oriente ; domenica il Festival saluta il pubblico in allegria con lo spettacolo Elle. Il viaggio di Leonardo in Romagna che vedrà sul palco Roberto Mercadini e la partecipazione della Banda Osiris.
Il Festival offrirà inoltre loccasione per visitare mostre fotografiche (Al bordo della strada,Tra la via Emilia e il West), unesposizione tematica sulla navigazione nellantichità, a cura di Stefano Medas, proposta al Club Nautico di Rimini allinterno del progetto europeo AdriaMuse, unesposizione archeologica, in palazzo Ghetti, sede della Banca Malatestiana (Dalle origini del borgo a Palazzo Ghetti - 25 secoli di storia).
Il Festival è loccasione per presentare lattività degli studenti del Liceo G. Cesare-M.Valgimigli che, con i Musei Comunali di Rimini, sono fra i vincitori della II Edizione di Io amo IBC con Le pietre raccontano, un progetto incentrato sulla conoscenza e la valorizzazione del lapidario romano del Museo.
La rassegna è anche una vetrina per il progetto culturale dedicato a Il cammino di Annibale e per la presentazione delle iniziative promosse dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dellEmilia proprio intorno alla Via Emilia, iniziative che interesseranno lintera regione.
A Federico Fellini è dedicata la sezione cinematografica del festival con proposte notturne (alle ore 24) attraverso tre capolavori del Maestro ad iniziare da La strada, alla pellicola del Satyricon recentemente restaurata, a Roma nellambito di Fellinianno 2013.
A fianco delle iniziative per gli adulti torna Piccolo Mondo Antico festival con proposte nuove accanto a appuntamenti già collaudati che spazieranno dallarcheologia sperimentale. ai giochi, alle visite guidate plurisensoriali, ai racconti animati.
Diverse le proposte di visite guidate fra Museo, Domus del Chirurgo, vie cittadine e, a bordo di piccole barche, persino sotto le arcate del ponte di Tiberio..
Come già per le edizioni precedenti il Festival nasce sotto lAlto patronato del Presidente della Repubblica e gode del patrocinio della Commissione Nazionale per lUNESCO, del MIBAC, della Regione Emilia Romagna e dellUniversità di Bologna.
Il Festival, per sua natura, intende coinvolgere il più vasto pubblico: da qui lofferta variegata e mirata a diversi target, dallappassionato del mondo antico, al giovane curioso dellattualità e desideroso di una chiave di lettura per guardare al futuro, ai bambini che vogliono imparare divertendosi e sporcandosi le mani, ai turisti interessati a conoscere la città antica, agli amanti del cinema, della fotografia