La manifestazione è promossa dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita del Campus di Rimini dell'Università di Bologna e da Uni.Rimini S.p.A. con il patrocinio del Comune di Rimini.
Ad aprire la prima delle tre giornate di incontri e conferenze il saluto delle autorità, tra cui il sindaco Andrea Gnassi, lassessore alla Cultura Massimo Pulini, il direttore del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita Giovanni Matteucci e il prof. Lucio Spaziante. Rimini è una babele ha detto lassessore Pulini accostiamo biblioteche antiche ad astronavi congressuali: abbiamo bisogno di qualcuno che ci decodifichi. Il sindaco ha invece ricordato la necessità di rafforzare il rapporto tra territorio e Università, perché la città, così piena di contraddizioni, ha bisogno di elementi a cui radicarsi e necessita di luoghi della conoscenza a cui fare riferimento. Al noto semiologo e studioso riminese Paolo Fabbri il compito di introdurre la relazione del professor Umberto Eco, con una nota di colore. Io, come si sa, sono riminese, ma anche Eco lo è: in estate è facile trovarlo al mare, o a rifugiarsi al Grand Hotel. Non è un caso se siamo a Rimini, siamo nel posto giusto.
l tema della metafora è stato al centro della relazione che il professor Umberto Eco ha tenuto in apertura del XLI congresso dell'AISS - Associazione Italiana Studi Semiotici dal titolo Arti del Vivere e Semiotica. Tendenze, gusti, estetiche del quotidiano
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