Questa modifica è stata decisa in seguito ai rilievi della Procura della Corte dei Conti e in più generale alla luce del nuovo orientamento della giurisprudenza contabile sullinquadramento necessario per ricoprire lincarico di Capo di Gabinetto. La decisione di procedere subito alla modifica senza attendere lesito del giudizio commenta il sindaco Andrea Gnassi è per evitare la classica situazione allitaliana di incertezza, che tra ricorsi e controricorsi può durare anni, sulloperato dellAmministrazione.
Al momento dellindividuazione dei requisiti necessari per ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto, gli uffici comunali avevano giudicato non necessario il possesso dei requisiti ordinariamente prescritti per laccesso ai posti di organico ascritti alla categoria D, in particolare, il possesso del diploma di laurea. Valutazioni queste che si basavano sul fatto che al momento della redazione della delibera comunale (luglio 2011) esisteva un unico precedente giurisprudenziale in materia, che non era in contrapposizione con la scelta compiuta dagli uffici. Inoltre, per quanto riguarda lAmministrazione Comunale di Rimini, a differenza di altri casi, alla figura del Capo di Gabinetto sono assegnate solo funzioni di indirizzo e di controllo e non compiti gestionali. Solo in seguito, la giurisprudenza contabile si è orientata nella direzione opposta.
Tutte le nostre scelte nella fase di riorganizzazione dellUfficio di Supporto del Sindaco e della giunta sono state fatte nellottica di una razionalizzazione delle risorse, di risparmio e di maggiore efficienza della macchina comunale commenta il sindaco I tagli, linvestimento sullapproccio integrato e su una figura di Capo di Gabinetto che potesse garantire un raccordo tra le diverse attività del Comune, dai lavori pubblici alla cultura, dallurbanistica alle fogne, tra la giunta e i dirigenti dei diversi settori, ha consentito fino ad oggi un risparmio di 1.140.000 euro. In questo caso siamo di fronte ad un colossale paradosso: si contesta una figura non dirigenziale inquadrata in categoria D, reperibile 24 ore su 24 e sette giorni su sette, e non si considera il risparmio di oltre un milione ottenuto in virtù di questa riorganizzazione. Alla faccia del federalismo e dellautonomia degli enti locali. Ha ragione il presidente dellAnci Fassino quando, in rappresentanza dei sindaci di tutti i colori, dice che i Comuni hanno vissuto sulla loro pelle <