Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio si estende alla Valmarecchia.
Mercoledì 6 novembre, nellambito della mattinata inaugurale di Ecomondo, i Sindaci dei Comuni di Torriana (Franco Antonini), Poggio Berni (Daniele Amati), Verucchio (Giorgio Pruccoli), San Leo (Mauro Guerra), Novafeltria (Lorenzo Marani), Maiolo (Marcello Fattori), Talamello (Francesca Ugolini), SantAgata Feltria (Guglielmino Cerbara), Pennabilli (Lorenzo Valenti) e i Commissari prefettizi dei Comuni di Santarcangelo di Romagna e Casteldelci (Clemente Di Nuzzo e Patrizia Salvi) hanno sottoscritto un protocollo dintesa assieme al Presidente della Provincia, Stefano Vitali, al Sindaco del Comune di Rimini, Andrea Gnassi, e al Presidente del Forum Rimini Venture, Maurizio Ermeti. Il protocollo dintesa verrà firmato nei prossimi giorni anche dallAssessore Alfredo Peri della Regione Emilia-Romagna.
Oggetto dellintesa è, in primo luogo, lelaborazione di un Piano Strategico di Vallata che verrà sviluppato utilizzando la metodologia già sperimentata con successo nel capoluogo, dove il Piano strategico è attualmente in fase di attuazione.
Il percorso prevede una prima fase di ascolto del territorio, da realizzarsi mediante interviste con gli amministratori e con rappresentanti del tessuto economico, sociale e culturale dei singoli territori comunali, da Santarcangelo a Casteldelci. Gli esiti di questa prima fase verranno raccolti in un primo documento di sintesi sulla base del quale si svilupperà unattività che vedrà operare dei gruppi di lavoro tematici interterritoriali. Entro lautunno 2014 si prevede di pervenire alla redazione di un documento condiviso di Piano strategico di vallata.
Inoltre, partendo dalla consapevolezza che il fiume Marecchia rappresenta concordemente lelemento cardine dellidentità, della cultura e del paesaggio della vallata, da monte fino allo sbocco a mare, nel quadro del Piano Strategico si prevede di condurre un processo partecipato di Contratto di fiume.
Come verificato in altre realtà internazionali, lo strumento del Contratto di Fiume può essere un metodo di lavoro per decidere in modo integrato e condiviso le azioni utili per un bacino fluviale e per rendere sinergici i diversi strumenti di azione-pianificazione e programmazione intersettoriali.
Il Contratto di fiume della Valmarecchia verrà presentato dalla Regione Emilia-Romagna come caso pilota regionale nellambito del prossimo Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume, in programma a Firenze il prossimo 9 dicembre.
La sottoscrizione del protocollo dintesa per il Piano Strategico e il Contratto di Fiume della Valmarecchia riveste in primo luogo un forte valore, quasi unesperienza pilota, considerato che non è affatto prassi frequente che si realizzi un percorso di pianificazione strategica di area vasta.
Lobiettivo è quello di dar vita ad un processo di coesione territoriale che si ritiene determinante soprattutto per costruire una visione condivisa su cui realizzare programmi e progetti di sviluppo anche in riferimento alla nuova stagione dei fondi comunitari 2014-20. Lindividuazione di nuovi modelli di riequilibrio tra i comuni capoluogo e le aree interne è, peraltro, fortemente auspicata anche nei documenti di programmazione strategica che, al livello nazionale, indirizzeranno le politiche di coesione del prossimo settennio.
Da sottolineare, infine, che la concomitanza tra lelaborazione del Piano Strategico e Contratto di Fiume e la redazione in corso del Piano Strutturale Comunale associato dellalta Valmarecchia, nonché quella prossima del PSC di Poggio Berni e Torriana (Poggio Torriana), potrà rappresentare unulteriore opportunità per condividere indirizzi unitari per lorientamento dello sviluppo di una parte consistente del territorio vallivo.