In un momento storico tra i più problematici del nostro Paese ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi - attraversato da drammi umani e sociali, le comunità hanno bisogno di stringersi. E per questo che persone come Leonella Perfetti, Lella per migliaia di riminesi, e Oreste Delucca rappresentano per noi dei tesori, veri e propri gangli della comunità. Persone che per il loro impegno sono punto di riferimento per i cittadini e per lidentità della città. Persone che col loro lavoro sono capaci di dare senso concreto alle ragioni dello stare insieme, al tenere insieme le persone. Per questo la scelta di assegnare il Sigismondo a Lella e Oreste è stata fortemente voluta: entrambi, pur in ambiti diversi, sono eroi della nostra quotidianità.
Lella da venticinque anni è lanima del Day Hospital Oncologico dell'Ospedale Infermi di Rimini. Con il suo sorriso accoglie e accompagna con delicatezza e altrettanta professionalità i pazienti e le loro famiglie in una fase non semplice della loro vita. In maniera diretta o indiretta, tutti sappiamo cosa si passa in quei momenti e quanto conta avere al proprio fianco persone che sappiano darci un sostegno, che diventano e sono un riferimento, così come lo hanno toccato con mano migliaia di riminesi.
Questa scelta assume un significato ulteriore considerando il processo di trasformazione che sta vivendo il sistema sanitario regionale. In questa fase di cambiamento è ancora più importante avere punti di riferimento radicati, avere un pilastro su cui poggiarsi. E Lella rappresenta il valore di centinaia di anime e persone che contribuiscono a tener su la baracca, che per noi a Rimini, in Emilia Romagna, significa servizi e ospedali di cui essere fieri.
E un contesto diverso, ma altrettanto importante ha proseguito il Sindaco Gnassi - quello in cui si muove Oreste Delucca, che ha dedicato la sua vita alla ricerca dei documenti e dei segni della storia della sua città e del territorio.
Nel percorso che abbiamo avviato per porre fine al processo di cementificazione e trasformare la città, diventa collante fondamentale linvestimento straordinario che stiamo facendo nei motori culturali: un teatro Galli riaperto che dialoga con Castelsismondo, il Fulgor di Fellini, la Far in piazza Cavour, il Museo. Il lavoro e le ricerche di Delucca ci danno gli strumenti per sentirci parte di questo cambiamento, inserendolo nel solco della splendida storia della nostra città. Ci fanno sentire provenienti e parte di una storia robusta di una città romana, rinascimentale, malatestiana, popolare, curiosa e mai ferma. Ci consentono di guardare e immaginare un futuro sostenibile, costruito sullidentità e rivolto al futuro attraverso la cultura. Questo riconoscimento è un omaggio all infaticabile fatica di chi, come Delucca, ha ricostruito la nostra storia e la nostra identità, sviluppando un senso di appartenenza e ricordandoci che abbiamo le spalle robuste.
Un momento di riflessione e di festa aperto alla libera partecipazione di tutti i riminesi, quello in programma venerdì 20 con la consegna alle ore 17 dei Sigismondo doro, che non a caso avverrà, nel solco delle scelte degli ultimi anni, in un luogo straordinario ma altrettanto misconosciuto della nostra città come il complesso dellex Convento dei Servi: un luogo di storia sottolinea il sindaco - che oggi, nel contempo, è diventato un centro di servizi agli anziani e alle famiglie. Consegneremo il Sigismondo a due persone forti e miti spalancando le porte di un altro segreto tesoro non troppo conosciuto a tanti riminesi.
Il Convento era annesso alla chiesa di Santa Maria in Corte detta anche Chiesa dei Servi, costruita dai frati Serviti nel XIV secolo poi radicalmente ristrutturata nel XVIII secolo, su disegno dellarchitetto Gaetano Stegani, nello stile barocco che tuttora caratterizza linterno della chiesa di corso dAugusto.
Attualmente in questo luogo della storia riminese il Comune fornisce servizi a persone e famiglie attraverso il Centro delle Famiglie e gli alloggi con servizi per anziani gestito dall Asp Casa Valloni.
Biografie
Leonella Perfetti è un'infermiera professionale, referente infermieristica del Day Hospital Oncologico dell'Ospedale Infermi di Rimini. La sua principale mansione consiste nell'accompagnamento e presa in carico, a tutto tondo, dei pazienti che si recano in Day Hospital per le visite e le terapie oncologiche, organizzandone gli orari e l'accesso, aiutandoli con la documentazione clinico sanitaria e, soprattutto per i nuovi pazienti, guidandoli nel loro percorso di cura. La signora Perfetti è di fatto il loro punto di riferimento e interfaccia con la struttura.
La delicatezza di tale compito, che necessita anche di doti umane, oltre che professionali, molto spiccate, deriva dal tipo di patologia che affligge questi pazienti.
Cinquantotto anni, sposata, Leonella Perfetti ha frequentato la scuola di infermieri di Rimini dal 1973 al 1975, poi ha iniziato immediatamente a lavorare all'Ospedale Infermi nel reparto di Pediatria, dove è rimasta fino al 1989. Da allora ha lavorato in Oncologia, vedendo la nascita e l'evolversi della disciplina e del reparto a Rimini, fino al raggiungimento del servizio attuale.
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarantanni è impegnato nello studio delle fonti darchivio per documentare lambiente, leconomia, lurbanistica, gli insediamenti, le strutture sociali della sua terra, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo, quelli della signoria malatestiana e del passaggio allEtà moderna. Membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro, ha fatto della ricerca darchivio una ragione di vita e dellArchivio di Stato la seconda casa
Autodidatta ha incentrato la sua curiosità e la sua ricerca su aspetti legati alla cultura materiale: lagricoltura, lartigianato, il commercio, la demografia e gli insediamenti, la vita e il lavoro della gente comune, le condizioni abitative, ligiene, le istituzioni dedite alla salute e allassistenza, le migrazioni, la giustizia, il fisco .
Allo scavo condotto sui documenti darchivio ha associato linteresse per la ricerca archeologica attraverso losservazione del territorio e lindividuazione di insediamenti attraverso segnalazione e recupero dei segni delluomo affioranti in superficie.
I suoi studi sono confluiti in una trentina di volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate e opere collettive, nonché in coinvolgenti incontri con il pubblico. Una scrittura e un eloquio che si contraddistinguono e si fanno apprezzare per chiarezza, razionalità del pensiero, accessibilità del linguaggio e piacevolezza dellespressione.