Siamo allassurdo dichiara il sindaco di Rimini Andrea Gnassi - Loperazione dal sapore puramente mediatico che il governo e la politica centrale romana stanno costruendo attraverso il messaggio noi a Roma abbassiamo le tasse, poi saranno i Comuni a decidere se alzarle o meno spacciandolo poi per federalismo, non solo è una balla, ma persino moralmente inaccettabile.
I comuni italiani devono avere un miliardo e mezzo dalla mancata copertura da parte dello Stato della cosiddetta mini-Imu, nonostante il governo avesse annunciato beffardamente che lImu sulla prima casa era abolita. Ricordiamoci che le risorse sottratte in questo modo ai Comuni sono le stesse risorse che servono ai Comuni per garantire i servizi di base, welfare, scuole, trasporto pubblico e per tenere più basse possibili le tasse per i cittadini, se non altro quelli più bisognosi. Sottraendo ai Comuni quelle risorse, sicuramente il governo porta a casa unoperazione di imbellettamento, ma costringe i sindaci a chiedere ai cittadini quelle risorse necessarie per garantire i servizi.
Nonostante lemendamento che avevamo condiviso con altri sindaci dellEmilia Romagna e che prevedeva la tassazione del gioco dazzardo per scongiurare il pagamento della mini Imu sia stato rigettato dal Governo, noi continueremo questa battaglia. Da Rimini, dalla Romagna e con i comuni italiani, non faremo un passo indietro affinché Roma restituisca ai cittadini e ai territori le risorse dovute.
La nostra battaglia andrà avanti su due fronti. Il primo: continueremo a chiedere che venga aumentata la tassazione sul gioco dazzardo, settore che in Italia fattura circa 100 miliardi di euro e che a livello europeo vede lItalia agli ultimi posti come tassazione. Un settore che si sviluppa spesso sulla rendita sulla disperazione delle persone. Chiediamo che le entrate maggiori dallaumento delle tasse sul gioco dazzardo siano destinate a far si che la Tasi e le altre tasse previste per il 2014 siano più basse e più eque per i cittadini.
Abbiamo appreso questa notte che il governo farà pagare la mini-Imu aggiunge lassessore al Bilancio Gian Luca Brasini, spiegando il secondo fronte dintervento - Lemendamento proposto dai Comuni al governo di tassare il gioco dazzardo per scongiurarne il pagamento è stato respinto. Questa ennesima beffa risulta veramente ignobile non tanto per gli importi, a cui sono chiamati a pagare i cittadini, dato che si parla a Rimini di una media di 40 euro a famiglia, ma perché impone agli stessi cittadini, ai Caf, ai commercialisti, lennesima complicazione in un sistema tributario in cui non ci si capisce più nulla. Per questo motivo abbiamo deciso, ponendoci come promotori a livello regionale di questa iniziativa, di semplificare la vita dei cittadini consentendo ai contribuenti riminesi di provvedere al pagamento della mini-Imu fino al 16 giugno, senza oneri aggiuntivi, né sanzioni, né interessi. Proprio al fine di adottare tempestivamente questo provvedimento, in tal caso possiamo proprio dire dalla sera alla mattina, ci apprestiamo a convocare un Consiglio Comunale durgenza.