A questa diversa valutazione la Corte dappello è giunta grazie ai documenti prodotti dal Comune di Rimini nella causa. In particolare la peculiarità della sentenza della Corte dappello risiede nel fatto che, malgrado il possesso nel tempo dellarea da parte dellalbergo sia stato accertato, lalbergatore non abbia mai negato, ma anzi espressamente riconosciuto, la proprietà dellarea in capo al Comune. Un riconoscimento che la Corte dappello ha quindi considerato come una rinuncia implicita alla domanda giudiziale di usucapione.
Con sentenza del 13 febbraio scorso, la Corte dappello ha riformato integralmente la precedente sentenza del Tribunale di Rimini del 2005 che aveva riconosciuto lacquisizione per lusucapione in favore della proprietà dellHotel Ancora di una delle aree in fregio al lungomare di oltre 500 mq di superficie.
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