Prende quindi il nome di Giardino dei Giusti quella parte del parco antistante il ponte di Tiberio dove, davanti ai rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, delle associazioni, agli studenti e ai loro insegnanti, è stata apposta una targa commemorativa in ricordo di Ezio Giorgetti e Osman Carugno, nominati Giusti fra le Nazioni da Yad Vashem in Israele, e in ricordo di tutti coloro, uomini e donne, che tra il 1943 e il 1944 diedero rifugio e protezione sul territorio riminese e il Montefeltro a 41 ebrei stranieri in fuga dalle deportazioni.
Con questo evento - ha detto lassessore ai servizi al cittadino Irina Imola aprendo la cerimonia - la città di Rimini conferma il proprio impegno non solo nel preservare la memoria della storia della deportazione e della Shoah a cui ha dedicato da cinquantanni un progetto specifico di Educazione alla Memoria, ma anche la volontà di promuovere una politica di educazione alla responsabilità individuale, nella convinzione che al racconto del male e dellorrore dei campi di concentramento e dei genocidi vada affiancato il ricordo del bene e delleroismo quotidiano. È necessario ricordare e onorare quella minoranza di uomini e donne comuni, che scelsero di non rimanere indifferenti ed ebbero comportamenti coraggiosi e solidali, per dimostrare che, la scelta secondo coscienza, anche in un contesto di brutale dittatura, è sempre possibile.
Sono orgogliosa ha proseguito lassessore Imola - che Rimini possa celebrare per la prima volta la Giornata Europea dei Giusti e che questo sia stato realizzabile perseguendo lobiettivo che questa Amministrazione ha assunto quando ha deliberato la nascita della Commissione Consultiva di Toponomastica, ovvero quello di riconsegnare alla Città, attraverso le intitolazioni segni e significati storici profondi.
Per questo le celebrazioni del 6 marzo inizieranno con linaugurazione di un luogo preciso, che verrà dedicato ai Giusti di tutte le Nazioni, ed in particolare ai Giusti della nostra terra: Ezio Giorgetti, albergatore ed Osman Carugno, Maresciallo dei Carabinieri e a tutti coloro che li aiutarono nel salvataggio dei 41 ebrei stranieri. Luogo che mi piacerebbe divenga simbolo di memoria, di responsabilità morale e di giustizia.
Solo custodendo la memoria particolare si può pensare di costruire una memoria universale. Questo progetto nasce proprio con lintento di rendere omaggio ai Giusti e di rendere onore al Bene in senso Universale, operazione possibile solo attraverso il recupero della Memoria e che funga ad esempio per le generazioni future.
Un ringraziamento speciale ha proseguito lassessore Imola - va riconosciuto alla Commissione Consultiva di Toponomastica nelle persone di Giovanni Luisè, Oreste Delucca e Francesca Panozzo, allufficio di Toponomastica rappresentato dalla dott.ssa Anna Rabitti e dalla geometra Maria Chiara Guglielmi e alla dott.ssa Laura Fontana, referente del Progetto Memoria del Comune di Rimini. Un ringraziamento anche al Comune di Bellaria per la documentazione trasmessaci e, in particolare, al giornalista e scrittore Emilio Drudi sul cui testo Un cammino lungo un anno ci siamo documentati per le celebrazioni odierne.
Ed è proprio con la dedica di Emilio Drudi che cita Primo Levi che vorrei chiudere questo momento: Eppure cè chi davanti alla colpa altrui, o alla propria, volge le spalle, così da non vederla e non sentirsene toccato .
A tutti i sommersi nel mare di dolore dellOlocausto,
A tutti quelli che non hanno voltato le spalle Drudi ha dedicato il suo libro e oggi a tutti quelli che non hanno voltato le spalle Rimini dedica una parte della sua città
Allintitolazione farà seguito mercoledì 12 marzo, dalle ore 15 nella Sala del Giudizio del Museo della Città, un seminario di studi aperto alla cittadinanza, dal titolo Insegnare la storia dei Giusti per uneducazione alla responsabilità individuale. Sono previsti interventi di storici e studiosi come Liliana Picciotto, Patrizia Di Luca e Gabriele Nissim, fondatore di Gariwo, La foresta dei Giusti.