I giovani atleti under 19 e 17 hanno avuto la possibilità non solo di partecipare ad un trofeo nella città francese, ma soprattutto di essere allenati da tecnici esperti e di entrare in contatto con unaltra cultura, vivendo per qualche giorno insieme alle famiglie dei colleghi rugbisti di oltralpe. Oltre alla bellissima esperienza formativa, per i giovani riminesi anche la soddisfazione di aver riportato a casa il Trofeo.
Il rugby è uno sport bellissimo, perché richiede sì tanta tecnica ma dà anche la possibilità di dare sfogo alla propria energia, allagonismo ha sottolineato lassessore allo Sport Gian Luca Brasini E una di quelle discipline dove non cè lattenzione maniacale da parte degli allenatori e dei genitori, ma si può dare spazio alla grinta. E soprattutto è uno sport dove il grande agonismo si trasforma in amicizia.
Il Rimini rugby è una realtà che sta crescendo commenta il tecnico Benedetto Rocco e che ora conta 400 iscritti, dal mini rugby alla prima squadra. Questanno abbiamo anche avviato la prima formazione femminile, che parteciperà alla Coppa Italia. I numeri del nostro movimento sono in crescita grazie alla collaborazione avviata con il Comune e con le scuole per la promozione della pratica sportiva. Questi risultati sono possibili grazie alla volontà e alla passione di persone che portano avanti con dedizione e ai genitori, che hanno sposato la cultura del rugby.
La delegazione era composta dai tecnici Benedetto Rocco e Max Cavalieri e dagli atleti Dario Baldassarri, Diego Lepenne, Carloandrea Sorci, Alessandro Bordoni, Federico Fralassi, Michele Sacchetti, Luca Villani. Presidente Daniele Mangione.