Le parole usate da Pasini, da guerra a qualcuno si farà del male lasciano a dir poco interdetti. Hanno avuto il merito però di svelare le carte in tavola e far realmente capire il campo sta giocando il Garden: si tratta di un attacco squisitamente politico.
Non si tratta qui di fare un progetto contro qualcuno, come si vuol far credere, ma al contrario di lavorare ad un progetto per la città, nellinteresse della collettività. Un progetto che prevede una funzione pubblica importante, Acquarena, un impianto polifunzionale ad alta prestazioni destinato agli sport d'acqua, che finalmente darà una risposta concreta alle esigenze del mondo sportivo e dei riminesi che da anni chiede una struttura adeguata. Una lacuna storica, riconosciuta da tutti, che intercetterà unutenza estesa proprio grazie alla sua posizione baricentrica e che sarà a servizio della vasta popolazione scolastica (potenzialmente 12.500 studenti) che gravita attorno al centro.
Si interverrà quindi in un contesto centrale della città, abbattendo cemento e capannoni, dopo aver detto no allaumento di case o alla costruzione di ipermercati. E prevista unarea commerciale equilibrata, che permetterà la coesistenza delle varie attività anche vicine, grazie anche ai nuovi servizi che nasceranno. Non dimentichiamo infatti che nella zona cè anche lAstoria, il cinema teatro di cui il Comune è tornato in possesso e che tornerà ad essere motore vitale del quartiere giorno e sera.
A quanto pare, però, dobbiamo prendere atto che oggi nella nostra città le scelte fondamentali in capo ad unamministrazione le fa il signor Pasini, dettando l'agenda politica e meravigliandosi che nel suo feudo fossero assenti sindaco e assessore, che ha già incontrato nelle sedi istituzionali. Il Garden, se ritiene, potrà essere insieme a tutto il mondo sportivo riminese lunedì prossimo, in commissione consiliare, sede deputata per le discussioni politiche.
Fosse solo una questione di metodo, si potrebbe anche sorvolare. Ma in ciò che dice Pasini ci sono delle gravi inesattezze, per non chiamarle bugie. Quella che mi ha particolarmente ferito riguarda le ore destinate alle scuole che il sottoscritto avrebbe cancellato dal suo insediamento, quasi a voler far credere di una ostilità dellAmministrazione nei confronti del privato.
Invece, la storia è ben diversa. Fino a tutto lanno 2012 il Comune ha chiesto al soggetto gestore del Garden la disponibilità a sottoscrivere un contratto annuale per lacquisto di un numero di ore corsie da destinare alle scuole. Anche nel 2013 il Comune ha rinnovato la richiesta per le 1.400 ore corsie nuoto per lutilizzo scolastico, per il solito importo (32.200 euro). Nel frattempo però gli uffici del Servizio Sport sono hanno ricevuto dalla Polisportiva il DURC (documento unico regolarità contributiva) nel quale veniva evidenziato che la Polisportiva Garden non risulta regolare con il versamento dei contributi al 04/07/2012. Quindi, ai sensi della normativa, era impossibile per il Comune poter stipulare con la Polisportiva Garden quel contratto. Non è stata una nostra mancanza di volontà dunque, ma una irregolarità della Polisportiva che ha impedito di proseguire il rapporto.
Inoltre, il consiglio spassionato dellimprenditore che suggerisce quale sia la soluzione più conveniente per il Comune e quindi per la collettività andrebbe valutato nel merito. Mi chiedo quale sia la convenienza per il Comune a erogare un contributo a un privato per la realizzazione (forse) di una porzione nuova di un impianto, quando poi è lo stesso Garden a sostenere che comunque andrebbe realizzata una piscina comunale. Una piscina che ovviamente dovrà essere lontano dal Garden e quindi, proprio perché non baricentrica, più difficile da sostenere sotto il profilo della gestione economica.
Oltretutto, nelle accuse lanciate dal Garden contro lAmministrazione disinteressata, non cè traccia dellapprovazione da parte del consiglio comunale nel 2012 del permesso in deroga per le coperture pressostatiche, i cosiddetti palloni. Queste non sono opinioni, ma atti e documenti.