Un percorso pedonale, quello che sarà intitolato a Pagliarani, parallelo a viale Bologna e viale Gaetano Genghini, molto prossimo alla zona dove il poeta ha vissuto negli anni giovanili e dove ancora vi si recava in vacanza con la famiglia. Un luogo dove molto vivo è il ricordo della presenza e delle passeggiate del Poeta verso il mare.
Una momento a cui, oltre allassessore Irina Imola, parteciperà la moglie Maria Concetta Petrollo scrittrice e direttrice di importanti biblioteche, che rappresenta il secondo dei tre momenti pensati dallAmministrazione comunale in omaggio al grande poeta che con la sua lirica ha segnato la poesia del 900.
Un pensiero e un omaggio che sarà ripreso il giorno dopo, sabato 31 maggio, quando al Liceo A. Serpieri, a Viserba, si terrà la cerimonia dintitolazione della biblioteca scolastica a Elio Pagliarani: Elio Pagliarani: un serpierino straordinario percorso grafico-poetico - elaborazioni visive, installazioni e letture a cui parteciperanno studenti, docenti, genitori, rappresentanti di Istituzioni locali e Ufficio Scolastico Territoriale, Irina Imola, Assessore ai Servizi Generali e la moglie Maria Concetta Petrollo.
Sarà questa lultima delle tre iniziative pensate in un omaggio a Elio Pagliarani, il poeta riminese scomparso nel 2012 che a Rimini, dove nacque nel 27, e a Viserba dove visse ha legato una parte importante della propria vita.
Elio Pagliarani fu anche insignito del Sigismondo doro nel 1995 per aver dato voce memorabile si legge infatti nella motivazione del più alto riconoscimento cittadino - più di ogni altro poeta italiano del dopoguerra, al disagio della civiltà industriale.
Un personaggio ha detto lassessore ai Servizi del cittadino Irina Imola forse poco conosciuto nella nostra città al quale vogliamo restituire i meriti e il ruolo fondamentale che ha nella letteratura. Un indubbio protagonista della scena letteraria del secondo Novecento che ha saputo, attraverso la sua sperimentazione linguistica, recuperare le sue e le nostre radici, precorrendo i tempi, e mettendo in versi unumanità subalterna straziata dalla massificazione che già a fine anni 50 egli intravvedeva.