Tributi, via libera del Consiglio Comunale a regolamento e tariffe

Il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera i regolamenti, aliquote e tariffe dei tributi comunali.
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Al centro del dibattito quindi la IUC (imposta unica comunale), l’ imposta locale che racchiude la Tasi (tributo per i servizi indivisibili), l’Imu (imposta municipale propria) e la Tari (tassa sui rifiuti).

“Le scelte dell’Amministrazione si muovono nell’ottica della semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese, già costretti ad orientarsi tra le continue modifiche decise dai legislatori – sottolinea l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Per questo motivo abbiamo deciso di applicare la Tasi solo sulla prima casa, senza applicarla sugli altri immobili. Questo perché il tributo avrebbe gravato anche sugli affittuari, oltre che sui proprietari, andando a penalizzare proprio i conduttori di quegli immobili come negozi, uffici, alberghi, capannoni, fondamentali per la rinascita economica del nostro territorio e che invece vanno in ogni modo incentivati a fare impresa. Ovviamente la Tasi sugli altri immobili avrebbe gravato anche sugli inquilini. Inoltre, se avessimo applicato la Tasi sugli altri immobili, una quota dal 70 al 90% avrebbe pesato, comunque, sui proprietari degli stessi immobili, duplicando le obbligazioni e creando ulteriore confusione tra Imu e Tasi: più soggetti passivi, più adempimenti, più burocrazia”.

L’assessore Brasini ha ricordato come nel 2014 la manovra porterà ad una riduzione del carico fiscale sui cittadini, per la componente che va a favore del Comune di Rimini, del 3% pro-capite. Il gettito complessivo (quota Comune e quota Stato) che i cittadini riminesi dovranno pagare per l’Imu sugli altri immobili resterà in linea con quello del 2012, mentre calerà la pressione fiscale sulla prima casa in media del 16% pro-capite.

Sempre con l’intento di non creare ulteriore confusione, l’Amministrazione Comunale ha deciso di confermare le scadenze per i pagamenti già stabilite prima della proroga annunciata lunedì sera dal Governo e ancora oggi in via di definizione. “Una proroga che si è resa necessaria soprattutto per le tante amministrazioni che vanno al rinnovo dei consigli comunali – prosegue Brasini – Dopo una serie di confronti abbiamo ritenuto di confermare la scadenza del 16 giugno per la prima rata della Tasi, per non andare ad appesantire i Caf e i commercialisti e soprattutto i contribuenti”.

Ricordiamo quindi le scadenze: due rate (il 16/6 e il 16/12) per Tasi ed Imu; tre scadenze (31/7, 30/9 e 16/12) invece per la Tari, con possibilità di pagamento anche in un’unica soluzione.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:03