Un sentimento che ha accompagnato i tre giorni dellevento ad iniziare dalla illuminante lezione di Tomaso Montanari che ha aperto il Festival allinsegna di Augusto, Cosimo de Medici e dei principi fondanti della Costituzione italiana intorno al patrimonio culturale. Un bagaglio di conoscenze coniugato con i valori della tutela dei beni culturali e comuni e consegnato al pubblico con evidente passione.
La stessa passione che ha accompagnato un pubblico numeroso e variegato lungo tutti gli appuntamenti. Come quello della prima magica serata sullo sfondo del Ponte, che allinterno di Fluxus / Rimini per il Ponte di Tiberio / Opening Night, in collaborazione con Ravenna2019, ha messo in scena Augustus reading da Augustus. Il romanzo dellimperatore, di John E. Williams con Giovanni Brizzi e Ivano Marescotti le cui voci , nella poetica luce del tramonto, hanno proiettato la grandezza del primo imperatore in un quadro contemporaneo poi acceso da suggestive sonorità e fantastici effetti creati dalle luci sulle pietre del ponte.
Se migliaia di persone hanno partecipato a questa che resterà una serata indimenticabile, centinaia sono quelle che hanno seguito ogni appuntamento in calendario: entrando nel vivo della città augustea, al centro della mattinata di sabato, o andando a Lezione dagli antichi sui temi de LArtista e il potere e del Politeismo sul filo dellultima fatica letteraria di Maurizio Bettini. La verve umoristica, nutrita da una profonda cultura, di Michele Mirabella ha calamitato lattenzione del folto pubblico accorso alla piacevole serata che ha visto partecipi Lia Celi e Andrea Santangelo nellintento di dimostrare le capacità terapeutiche della Storia.
Così come la mattinata di domenica che ha visto Mirabella dialogare con tre protagoniste della cultura, quali Eva Cantarella, Maria Giuseppina Muzzarelli e Francesca Russo, sullintrigante e sempre attuale rapporto fra donne e potere.
Denso e ancora una volta molto apprezzato il programma proposto nel pomeriggio domenicale fra unanalisi sul mutamento degli imperi, affidata a personaggi del calibro di Luigi Capogrossi Colognesi, Vittorio Emanuele Parsi e Nadia Urbinati, e levocazione delletà augustea attraverso i poeti che lhanno rappresentata, nel racconto con parole sue di Umberto Broccoli. Un pubblico attento e coinvolto ha seguito anche lintervento di Marcello Ghilardi sulla lettura metaforica del termine ponte.
Grande interesse e curiosità ha caratterizzato lappuntamento con Elisabetta Moro e Marino Niola che hanno parlato delle virtù della dieta mediterranea e della cultura del cibo come valore, fra passato e presente.
Il Museo della Città e il centro storico sono stati animati dalle rievocazioni storiche affidate alla Legio XIII Rubico, itinerari guidati anche in lingua straniera, atelier di pittura anche en plain air, escursioni sotto le arcate del ponte e dalle tante proposte per i più piccoli raccolte nel programma di Piccolo Mondo Antico Festival.
E se le tre mostre allestite nellala moderna del Museo della Città (Il ponte di Tiberio attraverso i disegni di Stanislaw Kasprzysiak; Nel nome di Cesare Ottaviano Augusto. Quattro città unite da quattro archi. Susa Aosta Rimini Fano; Luigi Tazzari. Navi e marinai) prolungano linvito al Festival del Mondo Antico (fino al 31 luglio), a fermare latmosfera delle tre giornate di Antico/Presente è per i promotori (il Comune di Rimini con lIstituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e con la Società Editrice il Mulino) la soddisfazione di avere ancora una volta corrisposto a una richiesta crescente e motivata, per i partecipanti il senso di appartenenza a una manifestazione che accompagna un percorso culturale condiviso da più generazioni.
Un consenso sancito da circa 8000 presenze fra piccoli, adulti e giovani. Proprio a questi ultimi, anche impegnati nellorganizzazione della manifestazione come volontari (dagli studenti del Liceo classico a quelli dellIstituto Tecnico per il Turismo di Rimini fino ai ragazzi più grandi del Servizio civile nazionale), è stato simbolicamente affidato il congedo dal Festival in una performance allinterno della Domus del Chirurgo a cura di Armida Loffredo e Francesco Montanari. I giovani studenti del Liceo G. Cesare hanno salutato il pubblico con estratti dallo studio Ilio_Lassedio. Un saluto pieno di entusiasmo che vuole anche essere un arrivederci alla prossima edizione.
Le foto allegate che documentano alcuni dei momenti più importanti del festival sono di Gilberto Urbinati