Ci siamo appena lasciati alle spalle un lungo e intenso weekend di Ferragosto, che nonostante le cassandre e nonostante la costante incertezza del meteo, ci ha regalato ancora una volta un ottimo risultato dal punto di vista del riscontro turistico.
Pienone per il fine settimana e buoni segnali anche per i prossimi giorni e la fine del mese di agosto. Settembre, poi, promette di essere turisticamente fruttuoso come negli ultimi due anni. Rimini ha già imboccato da tempo la strada della destagionalizzazione, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e su questo percorso si è intenzionati a proseguire. Questo però non significa dimenticare quanto sia fondamentale la spiaggia, che resta il nostro cuore pulsante. E il nostro valore aggiunto e lo potrebbe essere anche oltre alla canonica scadenza dellattività balneare, che mai come in questa travagliata estate rappresenta una dead line che molti vorrebbero allontanare.
Non ci nascondiamo: dopo il luglio più piovoso da oltre un decennio e un agosto migliore, ma ancora instabile, la speranza è quella che si possa contare su una coda di stagione meteorologicamente più gratificante. Rimini, del resto, non si ferma neppure a settembre vedi MotoGp, festival francescano o Blogfest - e sarebbe importante far trovare agli ospiti che arriveranno il pacchetto completo: ovvero una città attrattiva e una spiaggia fruibile al 100% delle sue potenzialità. Senza invocare soluzioni drastiche come quella invocata dal sindaco di Forte dei Marmi - che è tornato a chiedere al Ministero dellIstruzione di posticipare lavvio dellanno scolastico a ottobre - siamo convinti che un prolungamento dellattività balneare, fissata per il secondo fine settimana di settembre, possa rappresentare unopportunità per i nostri operatori e per lintera città. Già altre località turistiche stanno valutando questa possibilità, si veda ad esempio la vicina Regione Marche, che già ad inizio agosto ha invitato i comuni a valutare la possibilità di un'eventuale proroga della stagione. Proroga che ovviamente richiede il parere positivo e la volontà delle categorie direttamente coinvolte. Se gli operatori riterranno che questa possa essere una scommessa su cui puntare, come Amministrazione non ci tireremo indietro.