Il Comune di Rimini, su questo fronte, da tempo può dire di essere tra le amministrazioni virtuose, quelle che cioè possono dire di non avere posizioni pendenti nei confronti delle imprese. Lo rivendichiamo con orgoglio, ponendoci ovviamente lobiettivo di continuare anche in futuro a garantire i pagamenti entro i trenta giorni, ben al di sotto della media nazionale.
Lo abbiamo detto nellambito della discussione dellapprovazione del bilancio di previsione e lo ribadiamo oggi, approfittando di un approfondimento del Sole 24 ore sul pagamento a singhiozzo da parte degli enti locali che ancora non hanno versato tutte le risorse assegnate dallo Stato per saldare le fatture arretrate. Secondo i dati diffusi dal ministero dellEconomia il 23 settembre, almeno il 21% delle risorse erogate ai Comuni non risulta ancora pagato ai privati. Non è il caso del Comune di Rimini: ad oggi, secondo gli ultimi dati, lAmministrazione Comunale ha effettuato pagamenti in conto capitale per quasi 12 milioni ( 11.924.092,24) e, quel che più conta, non risultano debiti in sospeso nei confronti dei privati.
Avere una situazione di equilibrio nei confronti delle imprese e il progressivo ripianamento del debito interno sono due delle azioni che lAmministrazione locale può mettere in campo per sostenere i privati e creare le condizioni per investimenti strategici per lo sviluppo del territorio. Ed è anche la dimostrazione che qualche apertura di credito da parte dello Stato, allentando anche minimamente il morso del patto di stabilità, può avere ripercussioni positive e concrete per le imprese e per i territori.