In occasione della giornata mondiale contro l'Aids

L’Aids continua a uccidere e colpire. E lo fa in maniera più subdola perché lo fa in silenzio, approfittando del fatto che i riflettori finiscono purtroppo ad illuminare nuove epidemie o emergenze.
Data di pubblicazione

Invece l’Aids non va sottovalutato, anche e soprattutto in considerazioni dei grandi passi avanti fatti dalla medicina che oggi ci consentono di parlare di questa malattia come di una con un indice di mortalità sempre più basso, soprattutto nei paesi occidentali. Il rischio, reale, è finire per dimenticarsene e quindi di trascurare l’aspetto più importante: la prevenzione. Secondo l’Unaids l’Italia, con oltre 1.000 decessi l’anno, è il Paese con la più alta prevalenza di persone affette da Hiv in Europa occidentale. I dati invece che riguardano il nostro territorio e diffusi dall’Ausl Romagna parlano di 23 nuove diagnosi di Hiv a Rimini nel 2013 contro i 31 del 2012, circa 400 invece le persone residenti in Emilia-Romagna che risultano sieropositivi. Le nuove diagnosi in regione si riscontrano più frequentemente nel sesso maschile (72,7%), fra le persone di nazionalità italiana (70,9%) e nella età comprese fra i 20 e i 49 anni, con maggior presenza nella fascia 30-39 anni (33,5%). Dati che devono far riflettere sull’importanza di non abbassare la guardia, contro un male che non è sconfitto.

Cosa si può fare? Innanzitutto parlarne, non solo in occasione del 1° dicembre, ma spesso. A iniziare dalle scuole, dove questi argomenti dovrebbero essere trattati con un linguaggio schietto e diretto, che arrivi al cuore dei giovani e che colmi il gap di disinformazione che colpisce le nuove generazioni. I ragazzi devono sapere i rischi e capire le semplici indicazioni da seguire per evitare il contagio. Altro passaggio chiave, che riguarda non solo i giovani, è quello di promuovere occasioni per invitare tutti a fare il test per l’Hiv. Secondo i dati del rapporto della Regione, aggiornati a fine 2013, solo per un quarto delle diagnosi (23,8%) il test è stato effettuato perché la persona si è resa conto di aver tenuto comportamenti a rischio. Il Servizio sanitario regionale garantisce il test Hiv gratuito e anonimo, dunque è necessario continuare a promuovere campagne di informazione per far conoscere questa opportunità e superare lo scoglio della paura e diffidenza.

 

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs. 36/2006

Comune di Rimini
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704111
PEC protocollo.generale@pec.comune.rimini.it 
P.iva 00304260409

URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - FRONT OFFICE
Piazza Cavour 29 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704704
Email: urp@comune.rimini.it

 

Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:02