La Comunità Papa Giovanni XXIII ha unesperienza trentennale nel territorio di Rimini con le persone di strada, alla struttura di accoglienza Capanna di Betlemme, arrivano 1100 uomini e donne all'anno, tra italiani e stranieri.
L' Housing First è un nuovo modello di intervento per il contrasto alla marginalità grave. Un progetto per dare una abitazione ai senza fissa dimora stanziali sul territorio. Dando loro una casa dove vivere, gli si dà la possibilità riappropriarsi dello status di cittadini.
La casa è un punto di partenza per un percorso individuale verso l'autonomia.
Housing first, l'idea
Un modello di intervento che riconosce nel diritto allla casa un diritto umano fondamentale. La disponibilità di una casa è condizione per il benessere individuale e per lidentità sociale.
Un approccio alla marginalità che nasce negli Stati Uniti, con una prospettiva del tutto diversa dai programmi di contrasto alle povertà di strada cassici. Il pressupposto è che le persone, anche in situazione di disagio forte, abbiano le risposte per sviluppare un progetto di vita sano. Con un giusto aiuto possono ritrovare la fiducia in se stessi e responsabilizzarsi. Il passaggio dalla strada alla casa rompe il circolo vizioso creato dallimpotenza: un ambiente sicuro stimola la volontà e il cammino di riscatto.
Il progetto
Molti studi hanno dimostrato gli effetti positivi del modello housing first a più livelli. L80% delle persone riesce a mantenere la casa a due anni dall'inserimento del programma . La disponibilità di una casa propria incide positivamente sul benessere psico fisico della persona, riducendo le spese per cure mediche. Leffetto di inclusione sociale è migliorato dalle opportunità che la casa, come luogo di cura di sé, di identità e di appartenenza ad una comunità, offre alla persona. Il nodo critico rimane linserimento occupazionale, ma è indubbio che laccrescimento dellautostima accresca anche le possibilità occupazionali.
Per l'amministrazione pubblica si riduce lutilizzo di posti letto nei dormitori, ostelli e lingresso in pronto soccorso. Si abbassa la probabilità di delinquere e essere arrestati (con un risparmio anche per il contribuente).
Le sfide innovative per il futuro: il progetto Housing first
L' Housing First è un modello di intervento nato negli Stati Uniti nel 1992 che prevede il rapido inserimento di persone che si trovano in condizione di grave marginalità, in abitazioni autonome al fine di offrire loro unopportunità ma anche la responsabilità di una casa. L'idea progettuale nasce dalla riflessione che il giusto approccio è quello che mette al centro la persona quale soggetto attivo a cui dare la possibilità di abbandonare la propria condizione di marginalità.
Rimini è una delle poche (e delle prime) realtà italiane dove si sperimenterà questo innovativo intervento di carattere sociale. Il progetto vede collaborazione e la co - progettazione con i soggetti del terzo settore riconoscendo e valorizzando la loro esperienza sul territorio. In particolare, tramite istruttoria pubblica, è stato affidato lincarico ad una rete di gestione coordinata dalla Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
Il progetto prevede il rapido inserimento abitativo di persone sole, senza fissa dimora, che si trovano da diverso tempo sul territorio comunale con problematiche di disagio psico - sociale. Linserimento è accompagnato da un intenso lavoro di supporto e accompagnamento sociale e psicologico da parte di unequipe multi professionale.
Il progetto prevede lacquisizione, da parte del soggetto del terzo settore che si occuperà della realizzazione di un parco alloggi di circa 10 unità distribuiti in varie zone della città.
Azioni previste
1) Individuazione di un numero di alloggi utili alla realizzazione del progetto sia per quantità che per tipologia;
2) accompagnamento allinserimento negli appartamenti;
3) supporto sociale, psico - sociale e psicologico;
4) supporto legale in caso di necessità;
5) promozione delle relazioni e accompagnamento ai servizi territoriali;
6) definizione di strumenti per la misurazione delle azioni dellintervento sperimentale che consenta la valutazione dellefficacia dello stesso.
Il Comune di Rimini metterà a disposizione del progetto un contributo totale di 202.500, di cui 22.500 per il 2014 e 90.000 annui per il 2015 e il 2016.
Affittarci la casa conviene!
· pagamento anticipato di un anno di affitto, quindi zero morosità
· garanzia della restituzione in buono stato dellimmobile
· disbrigo di tutte le pratiche burocratiche
· intermediazione tra locatore e inquilino
Mettendo a disposizione il tuo immobile partecipi a un progetto per il bene comune, che costruisce benessere e contribuisci a far fronte alla crisi del mercato immobiliare, anche ridando valore al tuo immobile.
Per saperne di più sul progetto:
348-9135166
Una sfida importante - spiega Gloria Lisi, Vicesindaco di Rimini con delega alle politiche abitative per cui il Comune di Rimini ha stanziato, da qui al 2016 qualcosa come 202.500 euro. A Rimini abbiamo deciso di intervenire in maniera particolarmente forte, proponendo un percorso, insieme alla Comunità Papa Giovanni XXIII, che ribalta completamente il percorso dei servizi di assistenza. Dare la casa, subito, ai senza tetto, in un quartiere cittadino, dentro al vivere quotidiano di un contesto sociale considerato normale. Dare casa, divevo, e da lì partire per costruire un percorso di progressiva autonomia. La campagna comunicativa è un momento importante di questo progetto non solo per una esigenza concreta, quella di reperire degli alloggi, ma anche e sopratutto per attivare i cittadini e farli sentire parte integranti del progetto, non solo prestatori di immobili. La sfida è grande, anche ambiziosa, come è giusto che sia, ma anche parametrata sulle grandi professionalità e l'esperienza che su questo terreno ha l'associazionismo riminese.