Marcello, vieni!, è l'invito più famoso della storia del cinema, quello che Sylvia, immersa nella fontana di Trevi, rivolge al giovane protagonista de La dolce vita di Federico Fellini
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Di quel film epocale, che, in un solo colpo, ha scaraventato il nostro paese nella modernità e che del boom economico ha raccontato la vitalità e nello stesso tempo presagito il declino, Anita Ekberg è stata il simbolo indiscusso. E prima ancora, ne è stata la musa ispiratrice, con le foto dei paparazzi che immortalavano lei, giovane attrice svedese, lungo Via Veneto. Diva volubile e irraggiungibile, ha incarnato l'immaginario erotico di generazioni di italiani, tentati e sconvolti, come il povero dott. Antonio nell'episodio felliniano di Boccaccio '70, dalla sua statuaria bellezza. E' stata l'immagine di un sogno, la promessa di una felicità tutta terrena; a lei, la città di Rimini, due anni fa, nel giorno del compleanno di Fellini, dedicò una serata di festa e di solidarietà dal titolo I migliori anni della loro Dolce vita: un gesto di gratitudine per una delle ultime eroine del nostro cinema che la scomparsa di oggi proietta per sempre nell'Olimpo delle immortali.
Si è spenta questa mattina alletà di 83 anni lattrice svedese Anita Ekberg.
Vera e propria icona di una femminilità fatale e prorompente era arrivata nel nostro paese nel 1959 chiamata a recitare nel peplum di Guido Brignone Nel segno di Roma.
Fondamentale lincontro con Federico Fellini. Da quel momento la sua vita cambia, per sempre legata al capolavoro del Maestro riminese La dolce vita, che la consacrerà in tutto il mondo anche grazie a sequenze memorabili come il mitico bagno nella Fontana di Trevi davanti agli occhi ammaliati dellindimenticabile Marcello Mastroianni. Anita Ekberg, allepoca ventottenne, entra con gioiosa prepotenza nellimmaginario di unItalia che sta velocemente crescendo, protagonista del boom economico e proiettata verso unepoca di forti cambiamenti sociali e culturali. Lavorerà con Fellini in altre occasioni, in Boccaccio 70, nel bellissimo episodio de Le Tentazioni del Dott. Antonio (1962), ne I clowns (1970) e Intervista (1987) dove interpreta se stessa. Durante la sua lunga carriera ha avuto modo di recitare tra Cinecittà e Hollywood in moltissime pellicole.
Con lei se ne va una delle ultime dive, protagonista indiscussa e simbolo di un periodo doro, della Hollywood sul Tevere, e di quella che per sempre rimarrà la Dolce Vita.