Forse un pretesto? Magari in qualche modo legato alla procedura di arbitrato, avviata in estate dal Comune di Rimini per contestare una ipotizzata inadempienza di Coopsette nellottemperare ai termini della convenzione per la riqualificazione del Polo del benessere? Il dubbio esiste, se in un ragionamento generale laver detto che diverse aziende, anche strutturate, hanno avuto difficoltà e problemi, in un 2014 per Rimini di crisi potente e dunque completamente italiano, diventa motivo di un attacco spropositato, quasi da lesa maestà. Mi fermo qui, naturalmente felice per essere venuto a conoscenza di risultati di bilancio di Coopsette (ha chiuso il 2014 con un volume di affari di 300 milioni di euro per un Ebitda positivo di circa cinque milioni) in forza dei quali, sicuramente, lazienda potrà completare lintervento sul Polo del benessere, così come da convenzione sottoscritta ormai da diversi anni. O no?.
I toni fuori dalle righe e il nervosismo immotivato che tracimano da ogni riga del comunicato di Coopsette fanno venire il sospetto che il vero obiettivo di quellincredibile nota stampa sia altro rispetto a una pur comprensibile richiesta di precisazione.
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