Oggi si riafferma un momento vitale per la democrazia con l’elezione del Capo dello Stato senza la tensione, i veleni e il clima da ultima spiaggia che si respiravano non più tardi di due anni fa.

Ricordare quei giorni è esercizio non retorico. L'Italia arriva oggi a eleggere un galantuomo come Mattarella perché ha prevalso, seppur nei problemi che il Paese continua ad avere, l’idea di provare ad uscirne difendendo le istituzioni con in testa un progetto di riforme e di rilancio e non di sola distruzione e rancore.

Questo progetto forte di rinascita del Paese ha progressivamente marginalizzato chi pensava di speculare sulla sua rovina e interpretava le dinamiche di una società che cambia guardando esclusivamente al proprio tornaconto. Avercela fatta insieme, e Rimini come altri Comuni che hanno tenuto duro ha dato il suo contributo alla svolta, consente a tutti di guardare con occhi
un po’ più fiduciosi al futuro.
Anche per Rimini si è aperta una stagione di cambiamento profondo che è sotto gli occhi di tutti.  I comuni sono il livello della patria che più in questi anni ha subito tagli, ha sofferto, ma ha saputo continuare a dare servizi ai cittadini e mantenere un livello di coesione sociale alto e solidale. Il Presidente Mattarella certamente sa che il Paese si tiene unito se i diversi livelli istituzionali saranno messi nelle condizioni di autonomia e responsabilità per rispondere ai cittadini.
La nostra comunità sa che le istituzioni saranno tanto più credibili quanto riusciranno a cambiare per essere efficienti e adeguate in una società contemporanea. Proprio per questo alcune riforme, che cambieranno anche parte della Costituzione, sono indispensabili, così come lo sarà continuare a tenere alti i valori e i principi della Costituzione stessa che ad esempio proprio solo qualche ora fa ci hanno portato a celebrare il Giorno della memoria.

Ed è proprio con la forza della consapevolezza in questi valori che come Città ci sentiamo rappresentati da Sergio Mattarella e guardiamo con orgoglio nella direzione del cambiamento. Buon lavoro Presidente.”