Una cerimonia toccante e partecipata aperta dal discorso del novantatrenne Umberto Tamburini Presidente dellAssociazione nazionale ex internati militari. Alle parole del presidente Tamburini hanno fatto seguito quelle del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha ricordato come ricordare è conoscere, conoscere è sapere, sapere è vivere intensamente e responsabilmente. Oggi si parla di futuro, del vostro futuro. Si parla della più terribile tra le tragedie della storia.
A fine anni Venti ha proseguito il Sindaco Gnassi - la Germania uscita a pezzi dal primo conflitto mondiale, si dibatteva in una crisi sociale e identitaria che presto sfociò in paura dellaltro, e quindi in violenza verso laltro. Poi la guerra e la Shoah come derive conclusive di un clima e di una cultura discriminatorie, alla ricerca ossessiva di capri espiatori. Per questo il Giorno della Memoria parla del nostro presente e del nostro futuro.
Settantanni fa si aprirono i cancelli di Auschtiwiz e lumanità vide il pozzo senza fondo in cui era finita. Cerchiamo di tenerli aperti anche oggi quei cancelli. Chiuderli pensando siano passato ricreerebbe i mostri.
Sono state poi i componimenti dei piccoli studenti, frutto dei lavori svolti in classe con le maestre, a ricordare ai presenti il dramma delle vicende relative alla Shoa e le tragedie causate dal secondo conflitto mondiale.
La cerimonia è stata anche loccasione per la consegna da parte del Prefetto di Rimini dott. Claudio Palomba e di altri rappresentanti delle istituzioni delle medaglie d'onore a otto ex militari della provincia di Rimini che furono deportati e internati nei lager nazisti durante l'ultimo conflitto mondiale. Per sei di questi, oggi scomparsi, hanno ritirato lonorificenza alla memoria i parenti come la signora Pierina Guaitoli, di 102 che ha ritirato la medaglia per il fratello Romolo.