Un intervento complesso per dare risposta alle segnalazioni dei pescatori e della Capitaneria di porto sulla pericolosità delle manovre dingresso in porto in occasioni di particolari condizioni del mare. Una situazione di pericolo che già con la realizzazione del braccio di scogliera di 150 metri intestato sul molo di levante era fortemente scemata riuscendo ad abbattere, con il primo stralcio realizzato, le onde di un 60%.
Ora il Comune di Rimini, col finanziamento della Regione Emilia Romagna, ha avviato i lavori del secondo stralcio che prevedono la realizzazione di un braccio di scogliera della lunghezza di 69 m più testata, radicato in prosecuzione della diga lato Bellaria del porto turistico, con lo scopo di deviare le correnti che la diga foranea esistente convoglia verso limboccatura portuale e aumentarne di conseguenza la sicurezza.
La nuova scogliera ridurrà anche il pericolo dinsabbiamento dai materiali trasportati dalle piene del fiume Marecchia, così come è stato dimostrato dagli studi a corredo della procedura di screening di impatto ambientale che la costruzione del nuovo braccio di scogliera produrrà effetti del tutto trascurabili al litorale nord di Rimini.
Il nuovo braccio di scogliera sarà realizzato in gettata di massi naturali e verrà radicato in prosecuzione della diga lato Bellaria del porto turistico per una lunghezza di 69 metri. La quota di coronamento della scogliera sarà di 3 metri sul livello medio del mare e sarà dotata di un piano di calcestruzzo per poter accedere alla manutenzione del faro di segnalazione che sarà posizionato sulla testata dellopera.
Limporto dei lavori dellattuale intervento è poco superiore a un milione di euro, mentre furono circa 3 milioni e mezzo i costi di realizzazione del 1° stralcio.